Novafonic Quartet: il Tango protagonista al Teatro Consortium

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Massa Martana si prepara ad accogliere un evento musicale di grande prestigio: domenica 17 novembre, alle ore 17.30, il Teatro Consortium ospiterà il Novafonic Quartet, un ensemble di musicisti di fama internazionale, per un concerto che promette di incantare il pubblico: “Contemporary Tango”. Occasione imperdibile per gli appassionati di musica classica e contemporanea, il concerto è realizzato con il patrocinio e il sostegno di MIC Ministero della Cultura, Regione Umbria e Comune di Massa Martana, a testimonianza dell’importanza di valorizzare e promuovere la cultura musicale sul territorio.

Il quartetto, formato da Fabio Furia al bandoneón, Gianmaria Melis al violino, Marco Schirru al pianoforte e Giovanni Chiaramonte al contrabbasso, presenterà un repertorio che spazia dal tango argentino più tradizionale alle sperimentazioni della musica contemporanea. Un connubio tra passato e presente che darà vita a un’esperienza sonora unica e coinvolgente.

Il pubblico avrà l’opportunità di ascoltare le composizioni di grandi maestri del tango come Astor Piazzolla, rivisitate con una freschezza e una vitalità straordinarie. Ma non solo: il programma includerà anche brani originali dei componenti del quartetto e di altri importanti compositori contemporanei, come Fabio Furia, L. Teruggi ed E. Balcarce. La versatilità e la maestria dei musicisti del Novafonic Quartet si manifesteranno in ogni nota, creando atmosfere suggestive e coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante. L’improvvisazione, elemento fondamentale della loro performance, darà vita a momenti unici e irripetibili, dove la musica diventa un linguaggio universale capace di comunicare emozioni profonde.

Simbolo di unione e di multiculturalità il tango, oltre ad essere un’espressione autentica dell’anima argentina, è un abbraccio musicale che unisce popoli e culture diverse. E’ nato, infatti, alla fine del XIX secolo nel cuore di Buenos Aires, città cosmopolita dove si mescolavano europei, africani e indigeni. Inizialmente era considerato una danza popolare, spesso associata agli ambienti più malfamati, ballato principalmente dagli immigrati e dalle classi sociali più basse, che vi trovavano, però, un’intrigante opportunità di comunicare attraverso il linguaggio del corpo, dando luogo, così, a una commistione di etnie e tradizioni musicali e arrivando a creare un genere musicale e di ballo unico. Visto con sospetto dall’alta società, grazie alla sua energia e alla sua sensualità, il tango si è rapidamente diffuso in tutta la città, progressivamente conquistando anche le classi più agiate. Negli anni ’20 ha raggiunto l’apice della sua popolarità, diventando un fenomeno culturale di portata internazionale, mentre negli anni ’50 Astor Piazzolla lo ha rivoluzionato introducendo elementi di musica classica e jazz. Il suo “tango nuevo”, più complesso e sofisticato rispetto al tango tradizionale, ha conquistato nel tempo un pubblico ancor più vasto e ha contribuito a diffondere il tango in tutto il mondo. Oggi è apprezzato ovunque: numerose sono le scuole di tango presenti in ogni continente e festival dedicati al tango si svolgono regolarmente nelle maggiori città, mentre il genere continua ad evolversi, ispirando nuovi artisti e nuove generazioni di ballerini.

Maria Vittoria Grotteschi

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