Novecento, opera magniloquente e passionale, partigiana senza che l’idea politica prenda il sopravvento sul suo respiro e la sua bellezza, il film, diviso in due atti (il primo va dal 1900 all’avvento del fascismo, il secondo si conclude con la Liberazione), intreccia le vicende del contadino Olmo e del possidente terriero Alfredo, interpretati rispettivamente da Gérard Depardieu e Robert De Niro, circondati da un cast d’eccezione che annovera, tra gli altri, Burt Lancaster, Alida Valli, Dominique Sanda, Stefania Sandrelli, Laura Betti, Donald Sutherland.
Affresco storico di mezzo secolo d’Italia – dai primi anni del XX secolo alla Prima Guerra mondiale e ancora alla cupezza grigia e violenta del fascismo, fino alla Liberazione del 25 aprile – il film trova nelle campagne emiliane, esaltate dalla splendida fotografia di Vittorio Storaro, il piccolo grande mondo “perduto” – il film esce nel pieno dello sviluppo capitalistico, del benessere economico degli anni ‘70 – su cui far muovere un’idea di cinema poetica ed eccessiva, omaggio alla terra, al socialismo, alle lotte contadine, all’amicizia virile.
Un film che è un’opera d’arte totale per i suoi richiami al melodramma verdiano, alla grande narrativa – Proust e quell’idea di un’aristocrazia spirituale che sarebbe poi stata cancellata via dalla Storia, “Macbeth” e le sue trame oscure e criminali – per quell’impressione, guardandolo, di entrare in una galleria in cui siano esposte le opere più celebri dei grandi artisti di ogni tempo, tanti sono i richiami all’arte figurativa: i pittori impressionisti, Carpaccio, Van Gogh…
E la musica, sublime, del maestro Morricone, capace da sola di conferire a certe sequenze uno struggimento e una forza comunicativa rari.
L’appuntamento è al Politeama di Terni il 2 maggio con il primo atto del film e il 7 maggio con il secondo. Ad introdurre la visione, alle ore 20:15, sarà in entrambi i casi l’associazione Sentieri del Cinema.