La mostra “Oltre le porte” della fotografa friulana Ulderica Da Pozzo è stata presentata in primavera a Mostre diffuse fotografia 2018 e ora viene riproposta nell’ambito del programma di Civitonica 2017-2018 stagione di cultura che ha per tema l’inclusione.
“Oltre le porte” è una indagine visiva nell’ex manicomio di Udine, il Sant’Osvaldo, dove la Da Pozzo ha ripercorso le vite degli altri sperimentando il senso dell’esclusione dal mondo dei “sani”. Ogni segno lasciato o prodotto dal tempo, ogni oggetto abbandonato è la traccia del passaggio di vite che non hanno potuto godere del senso dell’accoglienza o appunto dell’Inclusione.
“La fotografia di Ulderica Da Pozzo, ‘antropologa naturale’, deriva dall’ascolto prima ancora che dalla pratica dell’osservazione.”
“Il mondo entrava attraverso i fiori secchi incollati. In fondo alla grande scatola di cartone dove le piante si decomponevano c’era un nido di coccinelle: l’incredibile vita nella morte. Ho incontrato il cinema, spezzoni di film, bobine vuote. In ogni padiglione, un telefono: appoggiato, appeso, sulla mensola, un filo vero con persone vere o inventate e lontane. Mi sono immaginata quei brevi o lunghi raccordi con il mondo. Ho fotografato volti che non c’erano, eppure vedevo. Ho sentito storie attraverso i muri. Ho riconosciuto le mie ombre, nei disegni di tanti, la mia paura nelle finestre sbarrate. Mi sono seduta sulle panchine in quella perfetta armonia del passeggio che sentivo nel parco. Da dentro udivo il vento e gli uccelli ed ero a Sant Svualt anch’io.”
Ulderica Da Pozzo ha iniziato a fotografare nel 1976 e nel 1980 è diventata fotografa professionista. Ha approfondito lo studio del linguaggio fotografico con Ferdinando Scianna, Gabriele Basilico, Oliviero Toscani, Franco Fontana. Collabora e pubblica su testate di tiratura nazionale. Alterna alla vita professionale lavori di ricerca sui quali sono state realizzate numerose mostre.