“Una decisione storica che, pur senza modificare la Dichiarazione dell’Onu, pone tra i diritti universali degli esseri umani quello di avere un ambiente sano, protetto e ricco di biodiversità e stimola tutti, Italia ed Europa compresi, ad agire con decisione”.
E’ con grande soddisfazione che la Lipu commenta la notizia dell’approvazione ieri a New York da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di una risoluzione, stimolata due anni fa dalla rete di 127 associazioni aderenti a BirdLife International, tra cui la Lipu, attraverso la campagna #OnePlanetOneRight.
161 i voti a favore della risoluzione, con nessun contrario e otto astenuti tra cui Cina, Russia e Iran: un grande successo per la mobilitazione che il mondo di BirdLife International, rappresentativo di 2,5 milioni di soci, che aveva voluto sostenere la proposta lanciando una petizione anche attraverso il sito www.lipu.it.
La proposta degli ambientalisti, fortemente spinta dal Direttore generale di BirdLife International Patricia Zurita, era stata trasmessa con una lettera al Segretario delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il 22 aprile 2020 in occasione della Giornata mondiale della Terra, dove si chiedeva “un passo coraggioso e senza precedenti per dichiarare l’ambiente naturale come diritto umano fondamentale e inalienabile”.
Come sottolineato ieri dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, “la semplice affermazione del nostro diritto a un ambiente sano non è sufficiente. La risoluzione dell’Assemblea Generale è molto chiara: gli Stati devono attuare i loro impegni internazionali e intensificare gli sforzi per realizzarla. Tutti noi subiremo effetti molto peggiori dalle crisi ambientali, se non lavoriamo insieme per scongiurarle ora”.
“La risoluzione della Nazioni unite è un fatto di altissimo rilievo politico e culturale – affermano Aldo Verner, presidente della Lipu, e Danilo Selvaggi, direttore generale – che rappresenta il primo passo concreto verso l’affermazione di un diritto globale all’ambiente sano e una svolta affinché gli esseri umani possano scrivere una nuova storia, fondata sulla conoscenza e sull’armonia tra le persone e la natura.
“Ora alla Risoluzione dell’Onu si dia attuazione adeguata, a cominciare dall’Europa, con la sollecita approvazione della Restoration Law, e dall’Italia, con un deciso cambio di passo in termini di conservazione della biodiversità, sfida climatica e protezione della salute ambientale. Se non bastasse l’articolo 9 della Costituzione, ora lo chiedono anche le Nazioni Unite”.