Il nuovo acceleratore lineare di ultima generazione consentirà di effettuare radioterapia guidata tenendo conto anche della quarta dimensione, aumentando la qualità delle prestazioni erogate e consentendo una riduzione delle liste di attesa
A poco più di un anno dall’inizio dei lavori, l’11 gennaio l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha inaugurato la struttura di Radioterapia oncologica, ristrutturata e ampliata con un nuovo bunker dove è stato installato un Acceleratore lineare di ultima generazione. Hanno tagliato il nastro la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, con il vicepresidente Fabio Paparelli e l’assessore regionale alla Salute Coesione sociale e Welfare Luca Barberini, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni Maurizio Dal Maso, ed Ernesto Maranzano, direttore del dipartimento di Oncologia e della struttura di Radioterapia oncologica. Presenti anche il direttore amministrativo e sanitario, Riccardo Brugnetta e Sandro Fratini, altre autorità del territorio insieme a numerosi professionisti dell’ospedale.
Iniziati a ottobre 2015 e ultimati lo scorso novembre, i lavori hanno comportato un investimento di 3,3 milioni di euro, di cui quasi 2 milioni per apparecchiature (acceleratore lineare e simulatore tac), e comprendono anche gli interventi per la realizzazione di una sala d’attesa a servizio del nuovo acceleratore, la modifica della sala che ospita il nuovo TC simulatore e nuovi servizi igienici.
“La struttura – ha spiegato il direttore generale Maurizio Dal Maso – ora dispone di due acceleratori lineari, un nuovo moderno TC-Simulatore e un proiettore per la brachiterapia. Una dotazione tecnologica importante, che ci consentirà di aumentare sensibilmente sia il numero sia la qualità delle prestazioni erogate, con possibilità di utilizzare le tecniche più evolute ad oggi disponibili che si aggiungeranno ai raffinati trattamenti già utilizzati come la radiochirurgia, la radioterapia stereotassica toraco-addominale e la radioterapia ad intensità modulare”. Attualmente vengono nella struttura vengono trattati circa 15 pazienti al giorno, ma fra un mese circa, quando tutto sarà a regime, col nuovo acceleratore lineare potranno essere trattati circa 40 malati al giorno in due turni lavorativi; un aumento importante considerando che la struttura ha in cura 1.169 malati (dati 2015) di cui il 22% da fuori regione e il 10% dalla provincia di Perugia.
“Con il nuovo acceleratore lineare oltre ad effettuare tutte le tecniche già in uso nella struttura (radioterapia conformazionale, ad intensità modulata di dose e stereotassica corporea e cerebrale, radiochirurgia compresa) – ha spiegato il dottor Ernesto Maranzano – si potranno controllare tutti i trattamenti grazie alla TC installata direttamente sull’acceleratore stesso. Questo significa aumentare ulteriormente la qualità dei trattamenti, potendo controllare in tempo reale la correttezza di quanto si sta facendo. Stiamo parlando di radioterapia guidatadalle immagini, che cioè tiene conto anche della quarta dimensione, vale a dire il tempo. Per intenderci, si potrà ‘aggiustare il tiro’ qualora il malato dovesse avere movimenti indesiderati, ovvero mirare meglio il tumore localizzato nell’ambito di organi fisiologicamente in movimento. Nell’ambito del concetto di medicina personalizzata – conclude il dottor Maranzano – questa sofisticata macchina di ultima generazione non sostituisce in tutte le sue indicazioni l’acceleratore lineare già in funzione nella struttura, ma potrà essere impiegata in casi selezionati per aggiungere qualità alla cura”.
Nel corso della conferenza stampa si è anche parlato dell’andamento degli investimenti programmati e degli ulteriori stanziamenti destinati all’ospedale, della nuova sala ibrida per cui è stata già avviata la procedura di gara, e delle nomine dei nuovi direttori di struttura complessa, di cui quattro (Radiologia, Nefrologia, Oculistica, Ortoperdia) con presa di servizio entro l’estate.