Il 14 novembre dalle 9 alle14, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, l’equipe della struttura di Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, in collaborazione con il Lion Club Terni S. Valentino, effettuerà uno screening gratuito aperto ai cittadini e metterà a disposizione un team integrato di medici, infermieri e dietisti per interventi di educazione alimentare, distribuendo un opuscolo dedicato al diabete gestazionale nella donna in gravidanza. L’accesso alle visite è diretto e non richiede prescrizione medica né prenotazione telefonica.
Il diabete è associato ad un aumento del 35-44% del rischio di morte e nel 2015 ha causato, nel nostro Paese, direttamente o come comorbidità 74.496 decessi. In Italiale persone che hanno dichiarato di avere il diabete sono 3,27 milioni, il 5,4% della popolazione, ma a questo dato va aggiunto circa 1 milione di persone che non sanno di avere questa patologia. Questo significa che ogni 3 persone con diabete noto, c’è 1 persona che non sa di averlo. Inoltre, per ogni persona con diabete c’è una persona che ha un elevato rischio di svilupparlo (scarsa tolleranza al glucosio o elevata glicemia a digiuno). In particolare nel mondo 1 donna su 10 ha il diabete e 1 su 7 sviluppa il diabete gestazionale durante la gravidanza. Per questo il tema 2017 della Giornata Mondiale del Diabete intende sottolineare l’importanza di un equo accesso alle cure per le donne con diabete o a rischio di svilupparlo.
“Il diabete gestazionale ossia valori glicemici elevati durante la gravidanza, – spiega il dottor Giuseppe Fatati, direttore della struttura complessa di Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica dell’ospedale di Terni e presidente della Fondazione dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica – se non viene diagnosticato e quindi trattato comporta rischi rilevanti sia per la madre sia per il feto e il neonato. Le donne in gravidanza devono ricevere una educazione alimentare ottimale e un corretto accesso alle cure. Accesso alle cure significa accesso ai farmaci, alle tecnologie, alle informazioni e ai supporti necessari per essere il più possibile autonome e protagoniste nella gestione e nella prevenzione del diabete e delle sue complicanze. Oggi, infatti, la malattia diabetica può essere gestita bene grazie all’introduzione diprestazioni tecnologicamente avanzate, che l’ospedale di Terni già offre, come i microsensori, i sistemi di telemonitoraggio a distanza per il controllo continuo della glicemia e i microinfusori per la somministrazione programmata dell’insulina.” Prestazioni attente, alimentazione corretta e a una regolare attività fisica sono parti integranti della terapia. Le donne con diabete gestazionale devono assumere un ruolo attivo nel piano di cura, formulato come un’alleanza terapeutica personalizzata tra la donna, la sua famiglia e i membri del team diabetologico.
La Giornata Mondiale del Diabete è una delle più grandi manifestazioni del volontariato in campo sanitario. In 400 città d’Italia si svolgono almeno 500 eventi organizzati da associazioni di persone con diabete, medici, infermieri, altri professionisti sanitari e persone di altre organizzazioni.