Il prossimo 8 dicembre, alle ore 15:30, nella Sala Brizzi di Palazzo degli Atti a Civitella del Lago, si inaugurerà la mostra Otello Iolita. Ferri, legni e disegni, che rimarrà aperta al pubblico fino al 18 dicembre 2022.
La mostra, patrocinata dal Comune di Baschi e dalla Comunanza Agraria di Civitella del Lago, espone le opere scultoree di Otello Iolita.
L’artista ha scelto Civitella del Lago in Umbria come luogo dove esporre le opere della “sua vita parallela”.
Infatti l’attività artistica su legno, ferro, carta ha sempre accompagnato con più o meno intensità le altre vite di Otello Iolita (l’insegnamento universitario, la ricerca e gli studi sulla storia della architettura, la pubblicazione di opere artistiche e scientifiche, la libera professione).
Il percorso espositivo prende in considerazione le più recenti esperienze della ricerca artistica di Otello Iolita, privilegiando le sculture in ferro, ma non trascurando alcune opere in legno e i disegni, soprattutto quelli preparatori delle opere tridimensionali.
Nella mostra si può così seguire lo sviluppo e l’approfondimento dei materiali, delle tecniche e dei temi cari all’artista dagli anni ’90 fino ai giorni nostri.
Orario d’apertura: venerdì, sabato e domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 17.30
Ingresso gratuito
Info e prenotazioni per aperture infrasettimanali: 339 28 71 904 – 388 69 89 653
Per espressa volontà dell’artista, parte del ricavato della mostra andrà alla Biblioteca “Anna Rosa” di Civitella del Lago.
Otello Iolita – Architetto, nasce il 13 agosto 1938 nella casa di famiglia in Ciampino presso l’omonimo aeroporto, ma vive a Roma da sempre. Si iscrive alla facoltà di Architettura di Valle Giulia nel 1956 e si laurea nel 1963.
Esercita la libera professione per circa dieci anni. Entra nel mondo accademico con una prima borsa di studio nel 1969. Come ricercatore di ruolo si dedica a tempo pieno alla didattica e agli studi storici presso la cattedra di Restauro dei Monumenti dell’Università di Roma.
Nel corso del tempo tra 1970 e il 2010 pubblica ricerche su vari temi di storia dell’architettura. Si interessa in particolare all’opera dei progettisti italiani che hanno lavorato all’estero e compie missioni di studio in Senegal, Egitto, Turchia, Argentina.
La passione per i “legni” si manifesta nei lavori dei primi anni ’60 e viene coltivata nel tempo, anche se in modo discontinuo, fino ad oggi. Esercitarsi nella scultura è la naturale conseguenza della progettazione di manufatti e opere lignee. La continua frequentazione degli artigiani e la scoperta del valore di fabbri, ebanisti e falegnami sapienti, favorisce la conoscenza dei materiali e l’apprendimento delle tecniche di lavorazione. Nei tempi più recenti orienta la ricerca verso opere in ferro.