Il “Comitato nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi”, presieduto dal poeta Davide Rondoni, si è riunito lo scorso 4 ottobre ad Assisi, in occasione della festa del Santo Patrono d’Italia, e ha scelto il logo ufficiale della manifestazione, che è stato realizzato dalla grafica riminese Isabella Manucci, la cui proposta grafica ha prevalso su altre pervenute.
Il Comitato per la celebrazione dell’ottavo centenario della mosrte di San Francesco avrà il compito di elaborare un programma culturale relativo alla vita, all’opera e ai luoghi legati alla figura di San Francesco d’Assisi, oltre alle attività di tutele e valorizzazione dei beni del patrimonio artistico coinvolti, in vista della ricorrenza che cadrà nel 2026.
“Le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte del Santo di Assisi saranno un’occasione unica e imperdibile per ricordare e riflettere su un gigante della storia della cristianità. Il ‘poverello’ di Assisi, fondatore dell’Ordine Francescano, la cui Regola è ancora oggi il cardine per tutti i frati che l’hanno scelta e ne danno testimonianza con il loro impegno nel mondo, divenuto un pilastro della Chiesa cattolica, rappresenta un esempio fervido di fede a cui la nostra Nazione ha affidato la sua protezione e l’ha scelto come Patrono. L’appuntamento del 2026, quando saranno passati otto secoli dalla sua morte ‘sulla nuda terra’ come lui espressamente richiese, offriranno a molti la possibilità di conoscere, approfondire e amare la sua santità. Il Ministero della Cultura darà il massimo supporto e partecipazione a tutte le attività che il Comitato nazionale costituito per curare questo momento metterà in campo”, dichiara il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
“In un’epoca, la nostra, che contrappone Oriente e Occidente per motivi economici e di potere, Francesco è figlio autentico di quella cultura europea che ha generato, grazie anche ad altre grandi esperienze monastiche, la civiltà occidentale in tutti i suoi aspetti, inclusi quelli economici e scientifici; e per questo ci invita a considerare Oriente e Occidente non come avversari, ma come compagni di strada – sottolinea il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano – 20 anni fa, quando l’Europa affrontava la sfida di darsi un’unica Costituzione, San Giovanni Paolo II raccomandava l’inserimento al suo interno delle radici cristiane non quale fatto estetico, ma quale riconoscimento del proprio elemento fondante. Quella sfida fallì perché l’Europa rifiutò di riconoscere il solo proprio elemento unificante, da Lisbona a Bucarest, oserei dire da Lisbona a San Pietroburgo. E se oggi, a distanza di 80 anni dal Secondo conflitto mondiale, la guerra è tornata in modo così tragico in terra europea è, insieme con altre concause, anche per aver rifiutato la forma e la sostanza di quell’elemento unificante. In vista del prossimo centenario, San Francesco va individuato come un rinnovatore di vita per il vecchio Continente, e una speranza per chi ne incontrerà la figura in ogni angolo del mondo. Il Governo italiano, d’intesa col Comitato e con tutte le amministrazioni interessate, per quanto di sua competenza, farà quanto possibile perché questa speranza si manifesti”.
“Il Comitato è già al lavoro per tracciare le linee delle attività culturali previste per ricordare la figura del Santo e poeta in questa importante occasione. In particolare, secondo l’indicazione di Dante Alighieri nella Commedia, ci premerà sottolineare quanto la figura cristiana e poetica di Francesco rappresenti ancora un fecondo crocevia e un punto di incontro tra spiritualità occidentale e orientale. E sottolineare quanto la figura di questo italiano celebre e venerato nel mondo abbia contribuito a intendere con gioia il rapporto con tutte le creature, prezioso segno della misteriosa bontà del Mistero. Oltre a un corposo piano di edizioni e di valorizzazione del fondo bibliotecario assisiate, vi saranno iniziative rivolte ai giovani, alle forze sociali, mostre e realizzazione di opere d’arte. Desideriamo dunque che le celebrazioni lascino un segno negli studi e nella memoria attiva e nuova”, afferma il presidente del Comitato, Davide Rondoni.
Composizione del Comitato Presidente: Davide Rondoni, componenti: Stefania Proietti; Franco Cardini; Vincenzo Rosito; Gianfranco Formichetti; Emanuela Varano; Felice Acrocca; Fiammetta Modena; Antonino Treppiedi; Fra Giulio Cesareo; Gianfranco Brunelli; Enrico Menestò; Fabrizio Gareggia; Matteo Fortunati; Grado Giovanni Merlo; Stefano Brufani; Marina Rosati; Fra Francesco Piloni; Fra Marco Giuseppe Moroni; Paolo Vian.