Dopo oltre due mesi le sale del Palazzo delle Esposizioni saranno di nuovo accessibili per visitare le mostre interrotte lo scorso 10 marzo a seguito delle disposizioni governative. Le rassegne sono state prorogate per dare la possibilità di goderne a un pubblico più ampio possibile e recuperare in parte i giorni in cui non è stata possibile la visita.
La grande antologica sull’artista americano Jim Dine, che presenta oltre 60 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, europee e americane, rimarrà aperta fino a data da destinarsi.
Metropoli di Gabriele Basilico, dedicata a uno dei maggiori protagonisti della fotografia italiana e internazionale, e incentrata sul tema della città con oltre 250 opere in mostra, che originariamente doveva concludersi il 13 aprile, terminerà il 2 giugno.
Lo Spazio Fontana ospita Condizione Assange, quaranta ritratti di Miltos Manetas, una mostra che apre per restare chiusa. L’esposizione, inaugurata l’11 maggio con il Palazzo chiuso, è costituita da una serie di circa quaranta ritratti ad olio di Julian Assange eseguiti da Miltos Manetas tra febbraio e aprile di quest’anno e vuole rappresentare, fra le molte cose dette e fatte in questi ultimi due mesi in tutto il mondo, un particolare, forse paradossale, contributo di riflessione sulla condizione della reclusione, dell’isolamento, dell’impossibilità dell’incontro. La mostra non si potrà visitare, e manterrà questa condizione anche dopo il 19 maggio. L’unica modalità per esplorarla rimarranno la sua comunicazione e la documentazione delle sue evoluzioni: dalla preparazione dello spazio fisico predisposto ad ospitarla, all’arrivo delle opere, alle interazioni che la accompagnano a partire dal dialogo tra l’artista e Cesare Pietroiusti, con una narrazione che si riflette su più
livelli attraverso i canali social e digitali di Palazzo delle Esposizioni e il profilo creato dall’artista.
Durante la chiusura, il palinsesto digitale del Palazzo delle Esposizioni, grazie a tour virtuali, video guide e contenuti d’archivio visitabili online, ha permesso di mantenere vivo un importante canale di comunicazione con l’esterno. Nella fase 2, L’Azienda Speciale Palaexpo, consapevole del ruolo centrale e del valore della cultura soprattutto in tempi così difficili, ha deciso di intraprendere un importante sforzo organizzativo per accelerare la riapertura degli spazi “reali” e restituire il Palazzo di via Nazionale al pubblico dando il proprio contributo alla ripartenza.
Pertanto, a partire da martedì 19 maggio, grazie all’attivazione dei protocolli sanitari di legge, i grandi ambienti che ospitano i capolavori di Jim Dine e Gabriele Basilico, oltre al bookshop,
torneranno visitabili in tutta sicurezza. Un apposito decalogo igienico-sanitario è stato predisposto per garantire la massima protezione di visitatori e personale addetto. Prima della
visita è necessaria la prenotazione gratuita. L’ingresso avverrà con biglietto elettronico o Print@Home da esibire al controllo accessi.
Per entrare negli spazi del museo saranno obbligatori la misurazione della temperatura e l’uso della mascherina. Gli Ingressi saranno contingentati e scaglionati ogni mezz’ora con obbligo di seguire la segnaletica e mantenere la distanza di sicurezza di 1 metro. Saranno vietati gli assembramenti. Sarà consentita la visita senza distanziamento per le famiglie.
Anche in questo momento di trasformazioni radicali e malgrado la complessità della situazione, la programmazione del Palazzo delle Esposizioni prosegue. A metà giugno è prevista l’inaugurazione della mostra “World Press Photo 2020” inizialmente fissata per lo scorso 25 aprile. La rassegna, ospitata per il quarto anno consecutivo, presenterà le foto finaliste del prestigioso concorso internazionale di fotogiornalismo, che dal 1955 premia ogni anno i migliori fotografi professionisti.