Rush finale per la lunga avventura del Palio dei Colombi di Amelia che quest’anno ha festeggiato la sua 43° edizione.
I diciotto giorni di eventi ispirati agli Statuti amerini del 1346, iniziati lo scorso 25 Luglio, culmineranno il prossimo weekend nelle serate di sabato e domenica.
Sabato 11, introdotto alle ore 21:30 a Porta Romana dall’esibizione medioevale a cura della compagnia Le lame di Albornoz e della compagnia De Lo Grifone, il solenne Corteo Storico attraverserà le vie dell’antica città, che sarà in fermento anche per l’arrivo del suo Podestà.
Come previsto dalle norme dell’epoca dei territori all’interno del “Patrimonio di San Pietro” (che prese poi il nome di “Stato della Chiesa”), il Podestà deve essere una persona forestiera, segnalatasi per la qualità di amministratore, capace di mantenere relazioni di buon governo sia con la Città che alla Santa Sede. L’eminente personaggio farà il suo ingresso in città con il suo seguito costituito dai suoi Officiales, la famiglia e la scorta armata.
Il corteo storico delle contrade e degli Officiales propone ogni anno nuovi costumi, rigorosamente vagliati dalla commissione tecnica che verranno ulteriormente giudicati da una commissione di esperti durante il corteo. Sarà quindi aggiudicato il Premio miglior corteo storico ad una delle cinque contrade amerine (Crux Burgi, Vallis, Collis, Posterola e Platea) e, per la prima volta, il premio miglior dama del ‘300 in onore alla professoressa Igea Frezza Federici, di cui ricorre quest’anno il primo anno dalla sua scomparsa.
La giornata di domenica si aprirà con il Corteo Storico alle 18:00 e vedrà prendere finalmente il via al Campo de li Giochi, alle ore 21:30, il Palio dei Colombi, una giostra di cavalli, cavalieri e balestrieri unica nel panorama delle rievocazioni storiche.
In un Campo dei li Giochi totalmente rinnovato nel suo layout e nella sua illuminazione, con 1000 posti a sedere, i 5 cavalieri, uno per contrada, si affrontano a due a due in 10 tornate puntando con la lancia al saracino (busto stilizzato da scudi e braccio in metallo su cui è apposto il bersaglio da colpire). Dopo ogni tornata di cavalieri si sfida la coppia di balestrieri delle stesse contrade, tirando la verretta verso il bersaglio posto a 36 metri: chi colpisce il disco centrale aziona un meccanismo che fa volare in cielo il colombo, in ricordo della legge contenuta negli statuti che vietava, al tempo, di uccidere i piccioni in quanto il guano che producevano era una risorsa preziosissima.
In un crescendo di tensione gli scontri diretti fra le contrade decreteranno la vincente, quella che riuscirà ad aggiudicarsi il maggior punteggio sommando le vittorie di cavalieri e balestrieri e che conquisterà l’ambitissimo Palio.
E’ possibile acquistare i biglietti per assisitere al Palio presso le taverne delle contrade.