Il Coronavirus non ferma la città di Gubbio, che, il prossimo 14 agosto, darà vita al Palio della Balestra, la prima grande manifestazione del folklore italiano a tornare dopo la pandemia.
Il Palio della Balestra è una antichissima sfida le cui origini risalgono almeno al 1461; è infatti di quell’anno la testimonianza in un brano del biografo del Duca Federico da Montefeltro nel quale si racconta di come “nel Maggio 1461 Madonna Battista Sforza venne in Gubbio ed la Battista venne ad assistere al Palio”. Impossibile, dopo ben 559 anni (ma probabilmente molti di più) di immutata tradizione, dar vita anche quest’anno, a maggio, alla plurisecolare sfida. Troppi i rischi legati alla pandemia, troppo complesse le precauzioni da prendere. Ma oggi, messe a punto norme, regolamenti, e apportate una serie di importanti modifiche alle classiche modalità di svolgimento della manifestazione, i “balestrieri” eugubini, in accordo con il Comune di Gubbio e il Comune di Sansepolcro, altro protagonista della sfida, hanno deciso di recuperare: nell’inedita data del 14 agosto il secolare Palio della Balestra si terrà.
Attraverso una delle manifestazioni del folklore tradizionale più secolari e più nobili d’Italia mandiamo al Paese intero un messaggio importante di rinascita e di ripartenza – sottolinea il sindaco di Gubbio Filippo Stirati – certi del fatto che poter ripartire anche con il Palio della Balestra rappresenta per noi non solo motivo di grande orgoglio, ma anche un ulteriore modo di rilanciare, dopo i mesi terribili del Covid, la nostra città, le sue bellezze e le sue tradizioni più antiche e più caratteristiche”. Anche Marcello Cerbella, presidente della Società Balestrieri della città di Gubbio, non nasconde l’orgoglio della scelta fatta: “Malgrado le restrizioni e la data inedita, riusciremo anche in questo anno difficilissimo a non far venir meno lo spirito vero del Palio, che è quello di rendere onore al nostro amato patrono Sant’Ubaldo, insieme alla cittadina “consorella d’armi” San Sepolcro. Negli scorsi mesi abbiamo rinunciato, come del resto molti in Italia e nel mondo, a tutti i nostri appuntamenti e impegni, nel pieno rispetto delle norme sanitarie. Sarà quindi ancora più bello ed emozionante, tra pochi giorni, sentire una storia di secoli riecheggiare in Piazza Grande, e gridare a tutti ‘Come vole la tradizione che tramandaronci li nostri padri… SE BALESTRI!”.
Il Palio 2020 è stato rivisto nelle modalità organizzative al fine di garantire la piena aderenza alle norme anti Covid, non rinunciando nel contempo all’essenza della sfida: l’omaggio al Patrono e la continuità storica della plurisecolare manifestazione. A differenza di altri eventi o di manifestazioni folkloristiche a grande affluenza, organizzare il Palio è stato possibile trattandosi di un evento contingentato e controllabile. E’ stato in questo senso elaborato un piano di sicurezza che ha dettato un perimetro di regole entro il quale sarà rigorosamente necessario restare: sono state fatte numerose e dolorose rinunce, ma la celebrazione del Palio è stata la priorità. La storia e il folklore di una comunità continueranno ad andare avanti, e nemmeno la grande pandemia potrà fermarle.