Sarà l’Aula Magna di palazzo Bernabei a ospitare, nell’ambito della quarta edizione dello YogAssisi Festival, domenica 14 ottobre a partire dalle ore 11.30, la tavola rotonda “La fede nel dialogo” che vedrà la presentazione di “La fede nel dialogo. L’Islam di un gesuita scomodo: Paolo Dall’Oglio” libro di Edoardo Crisafulli, a cura di Antonio Maglie e con una prefazione di Giorgio Benvenuto, edito dalla Fondazione “Pietro Nenni” e Bibliotheka. Insieme all’autore discuteranno del dialogo interreligioso e del dialogo tra religiosi e laici, Giorgio Benvenuto (presidente della Fondazione Pietro Nenni) e Pier Ernesto Irmici (presidente di Talete Edizioni e dell’Associazione Arduino Agnelli). L’evento è organizzato in collaborazione con la Fondazione “Pietro Nenni” e la Fondazione Italia-Giappone.
Il libro – Il 29 luglio 2013, padre Paolo Dall’Oglio è stato rapito in Siria, a Raqqa. Da allora di lui non si sa più nulla. Per il grande pubblico, Dall’Oglio è un semplice sacerdote gesuita, in realtà è la voce più forte, autorevole e determinata di quel dialogo interreligioso che viene spesso evocato per guarire il mondo dall’infezione del fondamentalismo. La conseguenza di questa scelta per lui è stata l’opposizione a Bashar al- Assad e la proposta di una Siria capace di tenere istituzionalmente insieme diverse religioni ed etnie. Edoardo Crisafulli nel suo saggio spiega le modalità in cui si è sviluppato il contributo del gesuita a questo dialogo e il libro organizzato intorno a quell’analisi prova a fornire un quadro, dal versante cristiano, di un confronto che si è sviluppato, con alterne fortune, negli ultimi mille anni e ha trovato un decisivo impulso nella Chiesa uscita dal Concilio Vaticano II. Nella convinzione che questa non sia una questione solo per “credenti” riguardando tutti i cittadini del mondo intimoriti dalla violenza islamista e perciò alla disperata ricerca di una via d’uscita.
Edoardo Crisafulli è addetto culturale del Ministero degli Affari Esteri. Ha diretto gli istituti italiani di cultura di Haifa e Beirut ed è stato addetto presso quello di Tokyo. Ha pubblicato saggi e articoli in italiano e in inglese. I suoi campi principali di interesse sono la teoria della traduzione e la politica italiana. Ha pubblicato cinque libri: “A Vision of Dante”, “Igiene verbale”, “Le ceneri di Craxi”, “La kamikaze e altri racconti del passaggio”, “La fede nel dialogo”. Collabora con Mondoperaio e con la Fondazione Nenni.
Figura affascinante, grande italiano, uomo di chiesa scomodo e indipendente: Paolo Dall’Oglio è tutto questo. Non solo. Il gesuita è stato anche un grande fautore del dialogo fra cristianità e Islam e, infatti, il suo libro principale si intitola “Innamorato dell’Islam, credente in Gesù”. “Il tema del festival di quest’anno – spiega Gian Maria Turi, organizzatore dello YogAssisi Festival insieme ad Alessia Pasquali – è “Riconosci che l’altro sei tu”, e in una città come Assisi, dove Giovanni Paolo II diede il via al dialogo interreligioso nell’ormai lontano 1986, è più che mai attuale porsi domande quali: In che modo possiamo convivere con l’altro? Dobbiamo rinunciare alla nostra identità? Oppure possiamo condividere idee, sensibilità, un’etica universale? Come possono entrare i laici nel dialogo interreligioso? Abbiamo scelto di presentare il libro di Edoardo Crisafulli, esperto di Medio Oriente, proprio per questo, per dare il nostro contributo, anche se minuto, al dibattito sull’incontro, sulla convivenza e sulla conservazione delle proprie rispettive identità sociali, culturali e religiose”.
“YogAssisi Festival”, giunto quest’anno alla quarta edizione e promosso dall’Associazione Eventi Assisi, con il patrocinio del Comune della Città di Assisi, dalla Regione Umbria, in collaborazione con UISP, CSEN, CESVOL, Fondazione Pietro Nenni, Fondazione Italia Giappone, Società Culturale Arnaldo Fortini Assisi, si terrà ad Assisi dal 12 al 14 ottobre. Molti gli appuntamenti dedicati ad appassionati di yoga, praticanti e neofiti, nonché ragazzi e bambini cui sarà dedicato un programma costruito su misura, che prenderanno il via tra palazzo Monte Frumentario, Sala degli Emblemi, palazzo Vallemani (circolo Fortini) e palazzo Bernabei. Il festival, che si caratterizza per l’attenzione alla qualità degli insegnamenti, propone masterclass tenute da alcuni tra i più importanti e riconosciuti insegnanti di yoga italiani e un ampio ventaglio di stili: Kundalini, Hatha, Vinyasa, Ashtanga, Odaka, Ratna, Shakti Dance e Gakta, oltre ad attività olistiche quali numerologia, riflessologia e tecniche di meditazione. Sarà inoltre possibile frequentare delle free class tenute da insegnanti di yoga attivi in Umbria, partecipare alle tavole rotonde, alle presentazioni di libri, ai workshop. Un vivace bazar e la possibilità di sperimentare trattamenti olistici anche per chi non desidera praticare yoga, faranno da corollario alla ricca tre giorni.