E’ andato in scena sabato 19 e domenica 20 Novembre al teatro Cucinelli di Solomeo “Paradiso XXXIII” di e con Elio Germano e Teho Teardo.
“Elio Germano e Teho Teardo sono voce e musica, per raccontare la bellezza e avvicinarsi al mistero, l’immenso, l’indicibile ricercato da Dante nei versi del XXXIII canto del Paradiso”- così il libretto di sala presenta questo spettacolo, la platea è gremita e siamo curiosi di come si può celebrare un canto tanto intangibile ed etereo.
La colonna sonora, la drammaturgia sonora, come giustamente cita il programma di sala, è quella del talentuoso Teho Teardo, che con “soli” suoni propone una serie di eteree composizioni a sostegno del “canto” ricreando atmosfere celestiali.
Medium elettronici, tastiere, campionature dal vivo con grande abilità ipnotizzano, mentre una viola e un violoncello evocano respiri ancestrali.
Germano si impone con la sua recitazione rendendo vivo Dante, evocandolo come se il suo spirito si fosse fatto possesso della sua voce, la timbrica fluttua e quei versi tanto studiati su logore pagine di libri iniziano a vibrare come un diapason…
Dante è tra noi: la sublimazione di questo meraviglioso canto si fa tangibile.
Sembra impossibile tanta maestria, luci psichedeliche e voci lasciano attoniti noi che ci sentiamo trasportati in una dimensione parallela.
Ezio Germano trascende, silenzi, pause, respiri affannosi rendono lo stupore Dantesco presente, lasciando noi a contemplare la perfezione dei versi, immaginandoci il viaggio della ”Divina“, dove tutto è sempre presente.
L’ineffabile, l’irraggiungibile, l’immensità… “si come rota ch’ingualmente è mossa, l’amor che move il sole e l’altre stelle”
La luce dell’Empireo si chiude… a noi presenti non resta che capire di aver vissuto un viaggio straordinario, Dante nella voce di Germano ci ha guidati davanti all’immenso e la musica e le luci hanno saldato un’esperienza ineguagliabile nelle porte delle nostre emozioni, saldando la bellezza della letteratura all’animo di chi oggi la vive più che mai!
Sonia Lustrino