Peppe Servillo sarà il protagonista de L’Histoire du soldat (La storia del soldato) di Igor Stravinskij, un capolavoro del teatro musicale del Novecento, che l’Associazione In Canto porterà in alcuni centri dell’Umbria dal 18 al 26 marzo 2022: precisamente il 21 a Orvieto (Teatro del Carmine, ore 21.00), il 22 a Foligno (Auditorium San Domenico, ore 21.00), il 23 a Perugia (Auditorium Santa Cecilia, ore 21.00) e il 26 a Terni (Teatro Secci, ore 18.00). Nell’ultima recita a Terni al programma si aggiungerà il Septet, capolavoro di Stravinskij nell’ambito della musica da camera.
Due recite saranno realizzate per il pubblico scolastico, nell’ambito del progetto OperaScuola che l’Associazione porta avanti con successo dal 2003: il 18 ad Amelia (Sala Boccarini, ore 11.00) e il 26 a Terni (Teatro Secci, ore 11.00).
L’histoire du Soldat è uno dei massimi capolavori del teatro musicale del Novecento. Stravinskij la compose nel 1918 in Svizzera, dove si era rifugiato durante la prima guerra mondiale. A causa delle ristrettezze di quegli anni di guerra, ideò uno spettacolo che utilizzasse soltanto una voce recitante, sette strumenti e un apparato scenico minimalista, che fosse facilmente trasportabile di città in città su un camioncino per essere rappresentato non soltanto nei teatri ma anche nelle piazze. La storia, ricavata da una fiaba russa inserita nella famosa raccolta ottocentesca di Afanas’ev, racconta di un soldato che, tornando al suo paese in licenza, incontra il diavolo e fa un patto con lui, barattando il suo violino con un libro magico che potrà procurargli la ricchezza; ma resterà ingannato e il diavolo si porterà via la sua anima. Per questa fiaba Stravinskij ha scritto una serie di pezzi brevi e brevissimi, per lo più di carattere brillante, come marce, valzer, tango e ragtime. Sette strumenti sono bastati al compositore russo per ottenere una timbrica asciutta ma varia e contrastata.
Questo piccolo grande capolavoro di Stravinskij sarà allestito in una particolare versione scenica, basata sulla rilettura del testo originale francese di Charles-Ferdinand Ramuz operata da Peppe Servillo, che vi ha inserito anche qualche spunto in dialetto napoletano. Oltre che della voce di Peppe Servillo, lo spettacolo si avvarrà della regia di Graziano Sirci e della partecipazione dell’artista Paola Saracini, che, utilizzando varie tecniche e in particolare immagini create con l’animazione della sabbia (sand art), ha già realizzato vari video e spettacoli dal vivo: sarà una lettura nuova, particolarmente adatta all’idea di teatro povero che è alla base del celebre lavoro stravinskijano. Fabio Maestri dirigerà l’Ensemble In Canto, di cui fanno parte alcuni dei migliori strumentisti italiani.
Cantante e attore, Peppe Servillo ha debuttato nel 1980 con gli Avion Travel, di cui è da allora cantante e frontman e con cui, nel 2000, ha vinto il Festival di Sanremo con la canzone Sentimento. Oltre ad aver scritto canzoni interpretate, oltre che da lui stesso e dal suo gruppo, da cantanti dalla forte personalità come Fiorella Mannoia e Patty Pravo, è autore di colonne sonore, attore cinematografico e teatrale. Ha collaborato con alcuni dei più grandi jazzisti italiani, come Rea, Di Castri, Marcotulli, Bosso, Girotto, Petrella e Gatto. Ha recitato in vari film, tra cui Indivisibili (2016) Song’e Napule (2013), Paura 3D (2012) Into Paradiso (2011), Passione (2010), Mannaggia alla miseria (2009), Lascia perdere, Johnny! (2007), Quijote (2006), La felicità non costa niente (2003), diretti da registi quali Lina Wertmüller, John Turturro, Fabrizio Bentivoglio, Manetti Bros e Mimmo Calopresti. Importanti anche i suoi incontri con la musica classica, che includono prestigiose collaborazioni, come quelle con con Ensemble Berlin dei Filarmonici di Berlino, Roma Sinfonietta e Ensemble In Canto.
Il direttore Fabio Maestri è attivo nelle più prestigiose istituzioni musicali in Italia (tra cui Maggio Musicale Fiorentino, Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Accademia Filarmonica Romana, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Roma Sinfonietta) e all’estero (Opéra de Nice, festival di Tourcoing, Dordrecht Festival…).
Come attore, mimo e regista Gaetano Sirci ha collaborato intensamente con il Teatro Lirico di Spoleto e inoltra ha lavorato nei teatri di Bordeaux, Tokyo, Kyoto, Osaka, Hiroshima, Nagoya, Doha, Perth, Salisburgo.
L’intervento è stato realizzato con il sostegno dei fondi POR FERS Umbria 2015-2020 AZ 3.2.1 Bando per il sostegno agli investimenti nel settore culturale, creativo e dello spettacolo, e con il patrocinio dei comuni di Amelia, Foligno, Orvieto, Perugia, Terni.