E’ approdato a Perugia l’astrattismo pittorico di Gianfranco Gobbini. Ma per l’artista di origini pievesi l’auspicio è che si tratti solo di una delle tappe fondamentali di un “tour artistico” attraverso tutta la penisola per far ammirare, accanto alla sua arte, anche uno degli elementi identificativi dell’Umbria.
La novità più importante contenuta nella mostra “Abissi di colore” di Gianfranco Gobbini, già esposta in Francia al Louvre, in Germania a Denzlingen e in varie città italiane, è infatti la sezione “Giallo come l’oro”, ovvero le sue opere realizzate con il pigmento ricavato dallo zafferano.
E’ per questo motivo che a tenere a battesimo la mostra, allestita presso Santa Maria della Misericordia a Perugia, vi era il Consorzio dello Zafferano di Città della Pieve. Soggetto con cui Gobbini ha avviato un progetto di stretta collaborazione per la promozione e la valorizzazione di uno dei più pregiati prodotti tipici locali attraverso l’espressione artistica.
“E’ nostra intenzione – ha dichiarato lo stesso Gobbini in occasione del vernissage di sabato scorso – portare questo progetto in tutte le regioni e i capoluoghi italiani per far conoscere in maniera inusuale i tratti identificativi della nostra terra”.
La mostra “Abissi di colore” è curata dal critico d’arte Andrea Baffoni. Quella di Gobbini è un’arte fondata sul colore che racconta di mondi lontani, perduti nella vastità dello spazio e del tempo. Le sue opere sono il risultato di complesse stratificazioni cromatiche. Nel presentare le sue opere Baffoni ha parlato di “colore emozionale, scelto sulla spinta del sentimento che riesce ad esprimere una grande energia” e ha parlato dell’artista come di un “ambasciatore del territorio” tanto da essere inserito nella pubblicazione “Arte in cucina”.
“Nessuno finora ha mai utilizzato lo zafferano in ambito pittorico”, ha fatto notare Andrea Gobbini parlando anche per conto del Consorzio “Il croco di Pietro Perugino”. La collaborazione con l’artista è decollata e punta a “dare nuovo slancio a questo territorio unico, ma spesso marginalizzato”.
La mostra “Abissi di colore” è visitabile fino al 6 maggio tutti i giorni dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19,30.