Un Capolavoro a Perugia: Le Tre età di Klimt

le tre età

È stata inaugurata lo scorso 27 giugno a Perugia una mostra straordinaria dedicata al capolavoro di Gustav Klimt, “Le tre età” (1905), concesso in prestito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Questo evento segna l’inizio del nuovo ciclo espositivo “Un capolavoro a Perugia”, ospitato dalla Galleria Nazionale dell’Umbria fino al 15 settembre. Costantino D’Orazio, direttore dei Musei Nazionali dell’Umbria, ha sottolineato che l’accesso alla mostra è incluso nel biglietto d’ingresso della Galleria.

La mostra si articola in tre sale, offrendo un’esperienza immersiva nel mondo di Klimt. Nella prima sala, una esposizione virtuale, realizzata con il contributo della Fondazione Perugia, presenta i maggiori dipinti dell’artista. Viene descritto nei minimi dettagli il quadro “Le tre età” prima che i visitatori possano ammirarlo dal vivo.

La seconda sala approfondisce l’influenza di Klimt sull’arte italiana, con un focus su Galileo Chini. Sono esposte anche le mostre italiane che hanno visto protagonista l’artista viennese e i bozzetti dei disegni preparatori dell’opera principale. Questa sezione evidenzia la vasta risonanza del linguaggio artistico di Klimt oltre i confini austriaci.

Entrare nella sala conclusiva è come attraversare un portale che trasporta il visitatore indietro nel tempo, fino alla Biennale di Venezia del 1910 e all’Esposizione Internazionale di Roma del 1911. In queste mostre, “Le tre età” consacrò la fama imperitura di Klimt anche in Italia. L’ambiente è arricchito dalla suggestiva colonna sonora del brano “Verklärte Nacht (Notte trasfigurata)” del compositore viennese Arnold Schoenberg, creando un’atmosfera evocativa.

“Le tre età” di Klimt esplora il tema delle tre fasi della vita, un argomento ricorrente nella storia dell’arte. Tuttavia, Klimt si distingue concentrandosi esclusivamente sulla figura femminile, offrendo un omaggio alla complessità e alla trasformazione del corpo femminile nel corso degli anni. Questo capolavoro rappresenta un affascinante viaggio attraverso le tappe della vita, accompagnato da un’evoluzione dell’atteggiamento verso l’esistenza.

Donatella Binaglia

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