Non accennano a diminuire gli atti di violenza sulle donne
Sono 123 da gennaio 2016 ad oggi, le donne uccise da mano amica (l’ultima ieri strangolata dal marito a Monza), 560 negli ultimi 4 anni, recentemente i dati parlano di una donna su due che subisce violenza perché si comincia a denunciare.
Le donne che escono allo scoperto lo fanno dopo 7 anni di violenza subita. Un quadro attuale che crea sdegno nella maggior parte dei casi ma oggi la sala del Consiglio Provinciale era piena di studenti (ITTS A. Volta, ITET A. Capitini-V. Emanuele II-A. di Cambio, Istituto secondario di I grado Carducci-Purgotti di Perugia), di donne, di rappresentanti delle Istituzioni ma non di “Uomini”, segno questo che di strada da fare ce n’è ancora tanta.
Oggi, in occasione della “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” si è tenuto l’incontro, promosso dalla Consigliera provinciale di Parità, per sensibilizzare la società sul delicato tema della violenza sulle donne. L’iniziativa è stata pensata per coinvolgere studenti delle scuole del territorio al fine di accrescere nei giovani la consapevolezza del rispetto e l’importanza del concetto di parità fra uomo e donna. All’evento dopo il saluto delle Istituzioni locali, Comune, Provincia e sono seguiti gli interventi di Flavio Lotti, direttore del Coordinamento nazionale Enti locali per la pace e i diritti umani, Massimo Pici dell’associazione Libertas Margot e Paolo Piazza dell’associazione Progetto Donna.
La Consigliera di Parità Gemma Bracco ha letto con commozione le parole scritte per questa giornata dalla sorella gemella di Raffaella Presta, di cui ricorre oggi un anno dall’efferato omicidio. Nel messaggio Presta ricorda “come la violenza di genere sia una piaga sociale e che la vita è un dono. Insieme si deve lottare perché “non ce ne sia ogni volta una di meno””.
Per superare il qualunquismo e l’indifferenza, spesso colpevole, verso questi gesti estremi lavora il Centro pari opportunità della Regione Umbria, con la Presidente Chiara Pucciarini che quotidianamente attraverso ‘Telefono Donna’ raccoglie testimonianze e in alcuni casi ospita le donne e i loro bambini costretti a scappare dalle violenze di mariti e conviventi. Nel corso della mattinata è stato proiettato il cortometraggio “Giulia ha picchiato Filippo”, per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne, realizzato dall’associazione “Differenza Donna” onlus e dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la regia di Francesca Archibugi.
L’incontro è stato impreziosito dalle letture sulla violenza contro le donne a cura di Isabella Giovagnoni e Mariella Chiarini, un momento di grande attenzione che tutta la sala ha seguito con trasporto e immedesimazione.
di Donatella Binaglia