Ha preso il via lo scorso 20 gennaio, con la Cerimonia di apertura, il programma degli appuntamenti di Pesaro Capitale della Cultura 2024.
Ottomila persone, tra le quali circa 2000 alunni delle scuole di Pesaro e provincia di ogni ordine e grado, nella Vitrifrigo Arena hanno salutato l’avvio dell’anno di Pesaro Capitale della Cultura 2024, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Peculiarità dell’anno culturale Pesarese è il coinvolgimento dei 50 comuni, ognuno protagonista in qualità di capitale, insieme a Pesaro, per una settimana. A rappresentare tale coralità l’esibizione di cento elementi di 23 bande del comprensorio che, pur nella loro singolarità, si sono esibiti insieme in armonia.
“Immaginare la città che non c’è, cercandola negli intrecci di desideri e saperi della comunità. Offrirsi come esempio di policentrismo urbano e amministrativo superando le opposizioni tra borgo e metropoli, centro e periferia, riconfigurando l’idea di provincia. Costruire un nuovo rapporto con lo spazio fondato su un’idea alternativa di mobilità sostenibile”: in queste frasi tutti gli spunti di riflessione, le sollecitazioni, le sfide che ci attendono, e che Pesaro intende indagare con spirito costruttivo, al fine di lasciare un’eredità per il futuro al proprio territorio e a tutto il Paese.
La cerimonia di apertura, che ha visto Paolo Bonolis alla conduzione, ha preso il via con l’Orchestra Olimpia, una formazione tutta al femminile che, con la sua presenza, ha inteso dare un forte messaggio di parità e inclusione (importante la sua collaborazione con una orchestra femminile in Afghanistan); dopo l’esecuzione del Canto degli Italiani e dell’Inno alla Gioia, non poteva che essere Rossini ad aprire la cerimonia, l’anno e, simbolicamente, le porte della città, con le note dell’Ouverture dal Guglielmo Tell e da La Gazza Ladra.
Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, nel suo vibrante discorso, dopo aver reso omaggio al Presidente Mattarella “simbolo, faro e orgoglio di unità nazionale”, ha illustrato la genesi di Pesaro Capitale che, come spesso succede, ha origine da una crisi, la crisi economica di 10 anni fa, che ha costretto le realtà economiche locali ad una serie di valutazioni, alla ricerca di un equilibrio tra sistema produttivo, natura e bellezza. “La sfida della sostenibilità è l’unica via di salvezza – continua Ricci – e l’intelligenza artificiale può essere una grande opportunità”. Anche la guerra ha avuto spazio nel discorso del sindaco: “Non dobbiamo rassegnarci alla guerra, non a caso il simbolo di Pesaro Capitale contiene le foglia di ginkgo biloba, l’unica pianta che è riuscita a sopravvivere dopo l’esplosione nucleare, e non a caso Pesaro è gemellata con Rafah, città della martoriata striscia di Gaza”. Il discorso, a tutto tondo, ha incluso anche un pensiero all’Europa, che si deve fare Stato e innalzarsi a leader mondiale per produzioni di qualità e non di quantità. Il nostro territorio è noto per essere un luogo del fare, della cura e del volontariato; un territorio fatto di persone umili con i piedi per terra, ma non provinciali, la cui semplicità non impedisce di volare alto e offrire sempre nuove opportunità di crescita”.
A seguire l’intervento del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, che ha assicurato il pieno appoggio della Regione che, sicuramente beneficerà delle iniziative pesaresi, dell’Assessore alla Bellezza e vice sindaco Daniele Vimini, che ha ricordato il recente riconoscimento UNESCO di cui si fregia Pesaro in qualità di Città creativa della Musica, e che ha descritto i maggiori attrattori culturali di Pesaro Capitale come la Città del Libro, il Museo diffuso, la Sonosfera (teatro eco-acustico) e la tecnologica Biosfera, oltre ad annunciare la candidatura di Pesaro e Urbino a Capitale Europea della Cultura 2033.
E’ poi intervenuto il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, al quale è seguito un messaggio da parte dell’onorevole Liliana Segre, letto dall’attrice Lucia Ferrati (puoi ascoltarlo a questo link), che ha espresso tutto il suo amore e il profondo legame per la città di Pesaro, alla quale ha fatto i migliori auguri per l’anno di celebrazioni.
Nella sua performance, la poetessa Mariangela Gualtieri ha ricordato come “innamorarsi tutti i giorni (delle più piccole cose) è la via per la Pace”.
Agostino Riitano, direttore artistico di Pesaro Capitale, ha chiuso gli interventi prima del discorso del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella (a questo link il video del discorso), che è stato accolto, al suo arrivo, da tutto il calore e l’affetto del pubblico presente.
Mattarella ha sottolineato come, grazie ai piccoli centri e alle molteplici sfaccettature della nostra cultura, l’Italia sia esempio inimitabile e ammirato a livello mondiale, grazie alle “radici antiche e robuste dei nostri centri – ha affermato – che vanno preservate e valorizzate nella loro peculiarità”. “La cultura, libera da ogni ideologia – ha proseguito – è scandita dai diritti e dai doveri che ci fanno sentire partecipi dell’unità nazionale”. “Attraversiamo una stagione nella quale l’uomo sembra impegnato a vilipendere la propria dignità, il vento dell’odio è più veloce delle armi e incide sulle nostre esistenze e, soprattutto, sulle nostre coscienze”. “Il tema della pace coinvolge anche la cultura – ha affermato Mattarella -, la cultura è un lievito che può rigenerare la pace e ai valori umani che le guerre tendono a cancellare annegandoli nell’odio. Trasmettere cultura vuol dire alzare lo sguardo per un compito di grande portata. La cultura è paziente semina nelle nuove generazioni. L’estetica non può separarsi dall’etica di rispetto per la persona, l’equilibrio del rapporto con la natura, vittima della violenza e dello sfruttamento, è anch’esso un obbiettivo urgente di civiltà e di pace”. “Coscienza e conoscenza, intelligenza e coraggio occorrono per battere strade nuove, come quelle in cui si cimenterà Pesaro, che vuole far interagire arte, natura e tecnologia. Per Pesaro inizia un sogno operoso – conclude Mattarella – Buon anno alla Capitale della cultura 2024”.
Benedetta Tintillini