La memoria di alcune anime artistiche straordinarie, consegnata all’eternità di Villa Borghese: è la proposta che da Piazza di Siena, nei giorni del concorso ippico, arriva fino alle istituzioni cittadine e accarezza il legame tra il cuore verde della città e alcuni romani celebri, di nascita o di “adozione”.
L’idea che gli organizzatori di Piazza di Siena, Coni-Fise-Sport e Salute con gli ‘Amici di Villa Borghese’, lanciano alle istituzioni della Capitale è quella di ‘battezzare’ i tre magnifici platani della ‘Valletta’ – nota come ‘Valle dei cani’, dolcemente adagiata accanto alla “Valle dei Platani” – a perenne omaggio e ricordo di uomini e donne di arte, musica, cultura.
Negli ultimi mesi, in coincidenza con uno dei periodi più difficili e drammatici della storia dell’umanità, sono scomparsi artisti straordinari che hanno incrociato i destini di Roma nelle forme più diverse. Ennio Morricone, un genio della musica trasteverino che mai volle separarsi dalla sua città; Gigi Proietti, romano e straordinario interprete della romanità tra le quinte di un teatro; Franca Valeri, milanese di nascita ma romana d’adozione per carriera artistica ed espressione del talento. E, ancora, Ezio Bosso, altro luminare della musica che amava talmente la Capitale da diventarne cittadino onorario nel giugno del 2019, proprio pochi giorni dopo il Concorso di Piazza di Siena; e Sergio Zavoli maestro di giornalismo e televisione che a Roma scelse di vivere e lavorare per una vita. In ultimo, ma solo perché il dolore per la sua scomparsa è recentissimo, la “Signora della danza”, Carla Fracci, direttrice del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma per dieci anni e ballerina sublime proprio a Piazza di Siena nell’estate del 1996, in un memorabile “Romeo e Giulietta”.
I tre magnifici alberi della ‘Valletta’ – nota come ‘Valle dei cani’, frequentatissima dagli amanti degli animali – affacciati su Largo Pablo Picasso all’interno di Villa Borghese, sono i ‘fratelli’ dei platani dell’omonima Valle.
«La memoria è importante. L’idea è di conservarla dedicando a questi personaggi del mondo della cultura e delle arti simboli eterni della città di Roma, come i platani di Villa Borghese» ha dichiarato il presidente di Sport e Salute Vito Cozzoli.
«Piazza di Siena e Villa Borghese rappresentano non solo il cuore degli sport equestri a livello mondiale, con lo straordinario Concorso ippico che sta andando in scena in questi giorni, ma anche e soprattutto il cuore della città per i romani e per tutti coloro che sono qui, ospiti dell’eternità di Roma. Il gesto atletico del nostro sport lo si può considerare una forma d’arte in movimento, così come lo è quella di personaggi straordinari che noi vorremmo legare per sempre ai tre magnifici platani della Valletta», è il pensiero del presidente della Fise, Marco Di Paola.
«L’idea di consegnare all’eternità di Villa Borghese questi personaggi straordinari che hanno tratteggiato la nostra vita attraverso la loro arte e loro opere è un gesto che parte dal cuore e vuole rendere indelebile la loro presenza tra noi», ha dichiarato il presidente del Coni Giovanni Malagò.
«Legare i nomi di questi personaggi straordinari ai tre magnifici platani della Valletta di Villa Borghese – nell’area in cui, grazie al rapporto con i partner del Concorso, è in atto un’opera di cura conservazione e manutenzione della Valle dei Platani, fortemente voluta dagli Amici di Villa Borghese – è un modo per consegnarli alla memoria e all’eternità di Roma, ma è anche metafora della loro forma d’arte che, attraverso i platani, continuerà a vivere in ognuno di noi» ha dichiarato Diego Nepi Molineris, Event Director del Concorso di Piazza di Siena.