La Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga ha offerto due week end suggestivi, colorati, profumati e ricchi di sapori intensi. In tanti, semplici curiosi, famiglie, turisti e amanti del gusto e della natura, sono arrivati a Pietralunga per “scavare e scovare” i tesori di questa terra culla del tartufo migliore d’Appennino e patria indiscussa della patata bianca. La 30/a Mostra mercato del tartufo e della patata bianca di Pietralunga – che quest’anno con numerose novità ha accentuato ancora di più la valorizzazione dei prodotti principali di questa terra (patata e tartufo ma non solo) e massimizzato la loro identità territoriale – si è quindi conclusa con successo, vista la risposta del pubblico arrivato nel borgo umbro ma anche per i contenuti della manifestazione.
Evento che però non finisce qui, perché Pietralunga guarda anche all’agricoltura sociale. In questo comune sono stati confiscati dei terreni, circa 97 ettari, alle mafie e l’Amministrazione comunale ha poi chiesto l’assegnazione di questi per utilizzo a fini di agricoltura sociale. Su questo tema è in programma lunedì 23 ottobre alle ore 15.30 (sala Consiliare del Palazzo Municipale in piazza Fiorucci 1) un convegno dal titolo “Beni confiscati, cooperative di comunità e agricoltura sociale” alla presenza, tra gli altri, anche dell’on. Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali.
Tornando alla Mostra appena conclusa, apprezzato da tutti è stato lo strepitoso ‘Piatto di Pietralunga’ realizzato grazie all’Università dei Sapori di Perugia e al giornalista enogastronomico Carlo Cambi. Sta infatti crescendo, giorno dopo giorno, l’interesse per questo primo Piatto creato utilizzando non solo tartufo e patata ma anche altri prodotti tipici del territorio come nocciole, carne di chianina e visciole. Il piatto è diventato così l’emblema gastronomico del borgo, ed ora entrerà a far parte di tutti i menù dei ristoranti di Pietralunga insieme agli altri piatti che saranno creati successivamente.
Davvero ricco è stato il programma della manifestazione, visto che durante i 4 giorni si è potuto degustare, comprare, scoprire, oltre che fare escursioni ed imparare l’arte della ricerca del tartufo come quella della cucina, per godere di un’Umbria che non t’aspetti: quella autentica, silvestre e rurale, di pietre e di sentimenti, che ha confidenza con la Storia e con il Creato, che fa da crinale con le Marche e che si allunga verso l’aretino. Si sono così riscoperti i tesori di questa ruralità intensa, che profuma di eternità e di eccelsa natura: i tartufi, dove per tutto l’anno la terra li custodisce – i bianchi profumatissimi, i neri saporitissimi – e li trasforma in diamanti gastronomici; le patate piccole, bianche, sode; carne di Chianina, con tutta la sua sapidità e consistenza; le nocciole e il cioccolato; il nettare delle amarene. Una festa dei sapori, ma prima di tutto è stata una celebrazione dell’identità di un borgo. Tra le tante iniziative, oltre agli stand dei produttori, anche la gara dei cani da tartufo, la cerca del tartufo, cooking show, escursioni guidate nei boschi, camminata ripercorrendo i passi di San Francesco in un luogo di incanto e meditazione come la Valle del Carpina, visite ai beni culturali, borghi ospiti che hanno permesso degustazioni del Sangiovese di Romagna, dei formaggi friulani, dei salumi marchigiani e abruzzesi. Ed infine, la partecipata gara podistica ‘La Tartufissima’, la sfilata di auto e moto d’epoca e tanto intrattenimento.
Ora l’appuntamento è per il convegno dal titolo “Beni confiscati, cooperative di comunità e agricoltura sociale” in programma il 23 ottobre. A Pietralunga, infatti, sono stati confiscati dei terreni alla mafie, circa 97 ettari. Per questo motivo l’amministrazione comunale ha chiesto l’assegnazione per utilizzo di queste terre a fini di agricoltura sociale. Lo scorso mese di agosto ha poi pubblicato un bando per l’assegnazione, di comune accordo con il tavolo di regia costituito dalla Prefettura di Perugia, dalla Regione Umbria, Camera di Commercio, Università degli studi di Perugia, Associazione libera e Borghi autentici d’Italia. Martedì 17 ottobre è stata aperta dalla commissione, nominata per l’occasione, l’unica offerta presentata che risulta effettuata dalla Cooperativa di comunità sorta a Pietralunga e che può contare su numerosi iscritti.
In occasione del convegno, pertanto, si parlerà della tematica dei beni confiscati, delle cooperative di comunità e di agricoltura sociale. Dopo i saluti di Bruno Bani, presidente del Consiglio comunale di Pietralunga e l’introduzione del sindaco Mirko Ceci nonché diret. nazion. Borghi Autentici d’Italia, relazioneranno Ilaria Signoriello, portavoce Forum Agricoltura sociale, Giuliano Ciano, Nco Cooperazione, Cinzia Pagni, vice presidente CIA Nazionale, Fernanda Cecchini, assessore all’agricoltura della Regione Umbria. Le conclusioni saranno lasciate al vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Andrea Olivero.
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