A lui è intitolata la prima biblioteca in Italia della cultura sportiva, voluta dalla Fondazione nell’ambito del programma “Sport Tales” curato da Luca Corsolini, con l’importante collaborazione della Provincia di Matera che ha già raccolto più di 1400 volumi.
“Pietro sarebbe stato molto contento. E del resto non c’è atleta più degno di lui per offrire il nome a una Biblioteca della cultura sportiva”. La moglie Manuela Olivieri Mennea lo ha ricordato con orgoglio. “Pietro aveva un legame molto particolare con i libri. Ne ha scritti molti, ne comprava in continuazione. Un legame fortissimo, fisico: quasi soffriva quando doveva prestarli. A un certo punto abbiamo dovuto comprare un appartamento per raccoglierli tutti. E io avevo paura che il pavimento non reggesse, tanti erano. E si sa, i libri pesano”.
Il Mennea Day, il quarantesimo anniversario del suo straordinario primato mondiale sui 200 metri, che è ancora record europeo, è stata degna occasione per inaugurare la Biblioteca della Cultura Sportiva.
A tagliare il nastro con sua moglie, c’erano anche Alfio Giomi, presidente della Fidal, che ha celebrato il campione pugliese riunendo nella Città dei Sassi il consiglio federale, e Piero Marrese, il presidente della Provincia di Matera, che ha offerto i locali della Biblioteca Provinciale “Tommaso Stigliani” di via Roma per accogliere la BCS “Pietro Mennea”.
“Una Biblioteca proiettata verso il futuro – ha detto Corsolini – con molte sezioni già munite di QR code, per consentire ai visitatori di vedere i video delle grandi imprese narrate nei libri. La cultura sportiva è un intreccio di parole e di numeri. Le cifre che scandiscono
i record e i successi ma anche le date che, nel culto del ricordo, cementano il legame tra i tifosi e i campioni. E così ieri era il quarantennale di Mennea, dopodomani sarà il centenario della nascita di Coppi, un altro fuoriclasse scomparso troppo presto e perciò rimasto nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo”.
La BCS “Pietro Mennea” è un progetto aperto: ogni autore o appassionato può donare un’opera per arricchirne il patrimonio, diventandone cosi “fondautore”. Lo ha fatto ieri la Fidal, offrendo un corpus notevole dei suoi manuali tecnici, resi disponibili per la consultazione da parte di praticanti e preparatori atletici.
La Biblioteca è stata appena inaugurata, ma già guarda al futuro, con un anno olimpico, il 2020, ricco di appuntamenti. A partire da “2020”, un gioco collettivo che attraverserà tutto l’anno alla ricerca delle 2020 parole che definiscono la cultura sportiva. Ben cinque i premi in cantiere: Minibasket in piazza, per il racconto sul gioco di squadra; Coppa Scirea, per la biografia o autobiografia di calciatore; Unisport, in partenariato con la nuova rete del sistema sportivo universitario che ha sostituito i Cus, per le tesi di laurea e i
progetti di ricerca dedicati allo sport (in due sessioni: come le sedute di laurea); Matera is cool to run, in collaborazione con la Fidal, per i libri italiani ed europei per il running;
Matera european capital, per la migliore traduzione di libri in lingua estera.