Si è conclusa lo scorso 30 luglio Suoni Controvento, la tre giorni di appuntamenti che ha visto un’eccezionale affluenza di pubblico per questa prima edizione nei luoghi del Monte Cucco. Grande soddisfazione per l’associazione Umbra della Canzone e della Musica d’Autore, organizzatrice dell’evento, per essere riuscita, superando anche le proprie aspettative, a coniugare i suggestivi paesaggi dei borghi circostanti e del parco naturale con un cartellone musicale scelto appositamente per accontentare i gusti del folto pubblico eterogeneo che ha partecipato vivacemente alla kermesse.
Un’esperienza unica che ha visto scendere in campo, in prima linea, anche le amministrazioni comunali dei borghi di Costacciaro, Sigillo, Fossato di Vico e Scheggia e Pascelupo che hanno sottolineato il fermo intento di consolidare la collaborazione con l’associazione, entusiaste non solo per l’affluenza di pubblico, ma anche per il lavoro ottimamente svolto dall’associazione nella valorizzazione del territorio che ne è uscito vincente sotto tutti gli aspetti. L’auspicio per i comuni è che Suoni Controvento continui a crescere fino a divenire manifestazione di punta del territorio.
Inaugurazione affidata venerdì 28 luglio ad un gruppo molto seguito in Umbria, Mamma li Turchi, che ha invaso il parco di Villa Anita a Sigillo, coinvolgendo i presenti con canti e melodie caratteristiche della cultura salentina e napoletana a suon di pizziche, tarantelle e tammuriate. A precedere l’esibizione, taglio del nastro del sindaco di Sigillo Riccardo Coletti, che, in rappresentanza anche dei suoi colleghi dei borghi limitrofi, ha ringraziato gli organizzatori per la loro “caparbietà” nel mettere in scena il festival, una vera e propria scommessa che, ha sottolineato il Primo Cittadino, “vogliamo vincere tutti insieme perché crediamo che questo territorio abbia molto da dare”. A dimostrazione della collaborazione territoriale ha pensato anche la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori dell’Umbria) che ha accolto gli astanti con una deliziosa degustazione di prodotti tipici delle aziende locali. La seconda giornata, sabato 29 luglio, si è aperta con il concerto di Daniele di Bonaventura al Sasso delle Macinare. Solo con il suo bandoneon il maestro ha subito il fascino della natura, mettendo al suo servizio la musica perfettamente in linea con il suono del vento. “Voglio ritornare a suonare qui – ha detto Di Bonaventura – è un luogo meraviglioso”. A Costacciaro, è stata Daniella Firpo con i suoi ritmi brasiliani a concludere la serata accompagnata da polistrumentisti sul palco allestito in pieno centro storico. Sotto di lei, un pubblico attento ha molto apprezzato il timbro vocale, profondo, dinamico e vellutato della cantautrice. Per la giornata di chiusura, domenica 30 luglio, altro connubio di bellezza del paesaggio e musica, con il maestro Teho Teardo che, accompagnato dalla violoncellista Laura Bisceglie, si è lasciato coinvolgere dal suggestivo panorama e ha regalato al pubblico un momento unico che rimarrà nei cuori dei presenti. Anche sport e sociale a Suoni Controvento con la partecipazione dell’atleta umbro “dalle braccia forti e il cuore grande” Luca Panichi. Il ciclista si è “messo a nudo” durante un’incontro al ristorante Dal Lepre, accolto da una folla di curiosi e ammiratori che hanno gremito la sala. Per lui, Teho Teardo ha riservato anche una piccola sorpresa musicale.
Il progetto Suoni Controvento vede nel suono del vento l’elemento ispiratore per gli artisti che si esibiranno negli scenari naturali della zona del Monte Cucco. La manifestazione vuol valorizzare le caratteristiche ambientali del luogo e far conoscere al pubblico regionale e nazionale le tradizioni e la cultura della suggestiva area verde e dei suoi borghi. L’idea non è solo quella di realizzare delle suggestive colonne sonore per gli affascinanti paesaggi, ma anche quella di cercare di rispondere concretamente a delle grandi urgenze contemporanee, ossia fornire un richiamo, un precedente, su cosa e come possa essere lo spazio per la musica, per l’arte e il suo “consumo”. Lo scopo è quello di muovere letteralmente la rappresentazione artistica fuori dai suoi templi, per dislocarla in un “luogo altro”, difficilmente immaginabile come spazio di rappresentazione. Chiunque assisterà a una performance di Suoni Controvento, non potrà dimenticare il paesaggio e la sua musica, i suoni e le immagini rivivranno nella memoria a venire sul filo di una grande emozione.