Anche per la scienza cibo e amore sono bisogni fondamentali e costanti della nostra esistenza. Secondo un gruppo di psicologi, capire meglio le forze che guidano fame e desiderio può aiutare a mangiare più sano e ad avere relazioni più soddisfacenti.
Oggi per scegliere il partner c’è infatti l’imbarazzo della scelta: applicazioni digitali e siti di appuntamenti ampliano la rosa dei papabili esposti nel ‘supermercato dell’amore’. Lucy Hunt, ricercatrice dell’università del Texas, ha indagato come il modo con cui ciascuno si presenta ai potenziali compagni possa influenzare la prima impressione che si ha di lui o di lei, scoprendo che un’immagine vale meno delle parole. Usando lo stesso gruppo di persone, la scienziata ha infatti verificato quali fossero le prime impressioni dopo un incontro ‘face-to-face’, mostrando una fotografia del potenziale partner oppure con un video durante il quale il ‘favorito’ partecipa a un breve appuntamento. Lo studio suggerisce che determinati contesti suscitano prime impressioni simili (per esempio il faccia a faccia e il video), mentre altri spingono a reazioni diverse (il faccia a faccia e la foto).
Anche se il lavoro si è concentrato sugli studenti universitari, i risultati potrebbero avere implicazioni in molti contesti diversi, sostengono gli scienziati: dalle assunzioni lavorative agli appuntamenti galanti, poiché la tecnologia ci permette di incontrare persone in ‘formati’ diversi (video o foto). “E’ importante capire in che misura questi suscitano impressioni simili o diverse”, osserva Hunt. Uno studio della Rutgers Business School ha invece trovato analogie tra la scelta del partner e quella del cibo. Incontrare un potenziale compagno casualmente (per un evento fortuito invece che su appuntamento online) potenzia la percezione che si ha dell’amore futuro, il desiderio di vedere ancora la persona in questione e una soddisfazione duratura nel tempo. Questi effetti si riscontrano anche per il cibo: provare un alimento isolato invece di avere una rosa tra cui scegliere ne aumenta il consumo. Inoltre, i lavori preliminari di Kristina Durante e colleghi suggeriscono che gli uomini che hanno ‘collezionato’ molte esperienze sessuali da adolescenti tendono a regolare la loro ‘fame da appuntamento’ in età adulta. Maschi che hanno avuto meno compagne da giovani tendono invece a inseguire una possibile partner indipendentemente dal grado di successo. Questi risultati rispecchiano quelli legati alle scelte alimentari osservati in alcuni studi, sostengono i ricercatori. “La natura gratificante della caccia e del conseguimento di cibo e compagnia seguono percorsi simili nel cervello – riassume Durante – Evidenziare i parallelismi nel comportamento scelto per ciascun sistema di desiderio, che sia per il cibo o per l’amore, può portare a nuove ricerche per potenziare le azioni che migliorano la soddisfazione del rapporto”, conclude l’esperta.
Credits: foto urbanpost.it