Entro il 2050 il totale dei musulmani sulla Terra sarà quasi eguale a quello dei cristiani, anche se questi ultimi rimarranno comunque ancora i più numerosi. Se la tendenza in atto sarà confermata, però, il sorpasso sarà soltanto rinviato, e non di molto: dopo il 2070, infatti, i seguaci del Corano passeranno in testa. E’ quanto emerge da uno studio condotto dall’istituto ‘Pew Research Center’ di Washington, che ha esaminato e incrociato i dati raccolti in 175 Paesi diversi, riguardanti circa il 95 per cento della popolazione mondiale: tasso di fertilità, età media, flussi migratori, propensione alle conversioni e altri ancora. Il rapporto del centro studi americano, intitolato ‘L’avvenire delle religioni nel mondo. Proiezioni 2010-2050’, indica che se cinque anni fa esistevano 1,60 miliardi di musulmani contro 2,17 miliardi di cristiani, fra 35 anni gli uni ammonteranno a 2,76 miliardi e gli altri a 2,92 miliardi, pari rispettivamente al 29,7 e al 31,4 per cento degli abitanti complessivi del pianeta.
Più in dettaglio, nel 2050 l’Islam sarà professato dal 10 per cento della popolazione nella sola Europa, mentre il Paese che ne conterà di più in assoluto, attualmente l’Indonesia, diverrà l’India. Nondimeno, la religione maggiormente diffusa entro i confini indiani resterà l’induismo, che nella classifica mondiale salirà dal quarto al terzo posto, scavalcando il blocco costituito da chi non aderisce ad alcuna fede, comprendente atei, agnostici, secolaristi e simili. Questa è anche l’unica categoria, insieme al buddhismo, segnalata in calo. A livello regionale, però, sarà in controtendenza l’America Latina, unica area (insieme a singoli Stati quali Usa e Francia) dove i non credenti aumenteranno di numero, e nella quale rimarranno sempre in testa i cristiani, ma con i protestanti destinati a superare i cattolici.
In generale, tutti gli altri gruppi confessionali nell’arco di quattro decenni vedranno ampliarsi il novero dei propri seguaci, ma la percentuale di crescita degli islamici sarà di gran lunga superiore: tanto che, tra l’altro, negli Stati Uniti diventeranno più numerosi degli ebrei. Sempre in ambito Usa, i cristiani passeranno dagli odierni tre quarti del totale ai soli due terzi del 2050. Gli autori della ricerca avvertono peraltro che le proiezioni, fatte salve le ricadute di eventuali inesattezze nei dati di partenza, si basano sul persistere delle tendenze attuali, che potrebbero tuttavia essere pesantemente alterate da un’ampia gamma di eventi: a titolo meramente esemplificativo, “conflitti armati, rivolte politiche, mutamenti sociali, trasformazioni economiche, calamità naturali” e persino “scoperte scientifiche”, fenomeni potenzialmente forieri di conseguenze “imprevedibili”.