Riccardo Foglietti diventa Ambasciatore nazionale Doc Italy della città di Perugia. Il giovane chef del ristorante Acquaforte del Grand Hotel San Gemini è stato premiato a Roma, in Campidoglio, durante la cerimonia che premia i grandi maestri del gusto di tutta la penisola. L’associazione nazionale Doc Italy, nata nel 2013 con l’obiettivo di promuovere il made in Italy, seleziona con cura le realtà agroalimentari che si distinguono per l’artigianalità, l’utilizzo di materie prime italiane di alta qualità, rispetto per il territorio e l’approccio etico-sostenibile. L’impegno del Doc Italy in questi dieci anni è stato, dunque, quello di andare alla scoperta di artigiani del gusto che valorizzano le eccellenze del territorio italiano, così vario e ricco di tesori enogastronomici. Da qui la scelta ricaduta anche sullo chef Foglietti che, attraverso un meticoloso lavoro di ricerca e selezione delle materie prime, riesce ad elaborare piatti che sanno coniugare gusto e innovazione.
Il giovane chef umbro, per il momento conviviale dell’evento, ha poi preparato il suo “risotto sedano al nero di Trevi, limone, erborinato e carbone di cipolla di Cannara”.
“Essere premiato al Campidoglio come ambasciatore della cucina italiana per la città di Perugia dal Doc Italy – sottolinea Riccardo Foglietti – è stata un’emozione grandissima, soprattutto perché questa grande famiglia rappresenta tutte le più grandi eccellenze italiane che abbiamo. È stato un onore poter organizzare la serata del Galà delle eccellenze a palazzo Ferrajoli insieme a chef come Laura Marciani e Erny Lombardo, pizzaioli come Davide Civitiello e grandi maestri della pasticceria”.
Uno chef in ascesa. Riccardo Foglietti, nato a Todi, dove vive, inizia a far parlare di sé aggiudicandosi prima la medaglia d’argento cucina calda junior ai Campionati italiani di cucina, e poi superando brillantemente l’ultima selezione della gara “Emergente chef centro sud”, competizione riservata a giovani under 30, tenutasi all’Università dei Sapori di Perugia. Rappresenterà l’Umbria alla selezione finale nazionale che si terrà a primavera nella prestigiosa sede dell’Alma, scuola di alta formazione in cucina italiana che ha sede a Colorno. E lo farà insieme ad altri tre giovani promesse della cucina umbra.
Una promessa della gastronomia che ha mosso i suoi primi passi tra le mura domestiche, alle prese con i fornelli della nonna Vera, ormai scomparsa, aiutandola a preparare soprattutto i pranzi della domenica, quando aveva solo 11 anni. Una coinvolgente collaborazione che l’ha portato, finita la scuola Media, ad iscriversi all’Alberghiero di Spoleto, per intraprendere la professione di chef.