Favorire la colonizzazione del lago della Riserva naturale Santa Luce da parte del falco pescatore, una specie estinta in Italia dal 1969 e ora nidificante soltanto con alcune coppie nel Parco della Maremma (grazie a un progetto di reintroduzione) e una coppia in Sardegna.
Il progetto, realizzato grazie al sostegno di Solvay, è stato presentato nel centro visite della Riserva naturale Santa Luce, gestita dalla Regione Toscana e dalla Lipu Odv. Il ritorno del falco pescatore nel lago di Santa Luce, dove peraltro ha già una presenza costante in tutte le stagioni come migratore, è di fondamentale importanza per la ricostituzione della complessa piramide alimentare che caratterizza gli ecosistemi acquatici, di cui questa specie rappresenta il vertice.
A tal fine – hanno spiegato Silvia Mascagni, responsabile Lipu della Riserva, e Andrea Daina Palermo, dipendente Solvay e volontario della Lipu – è stato posizionato un nido artificiale accanto a un albero della sponda est del lago utilizzato di frequente dal falco pescatore durante le sue soste nella zona. Il nido presenta anche una sagoma artificiale di falco, una strategia già sperimentata con successo nella vicina Corsica, dove il falco pescatore si riproduce, e utile per attrare gli individui della specie e stimolarne la nidificazione.
“Siamo particolarmente lieti di scrivere una nuova pagina nella nostra collaborazione ormai ultratrentennale con Lipu, attraverso un’iniziativa che è nata anche da un’idea proveniente dal nostro personale. Per Solvay la biodiversità è futuro e la tutela dell’ambiente è una priorità, declinata anche all’interno del programma Solvay One Planet, che raccoglie gli obiettivi di sostenibilità ambientale del Gruppo, realizzati dal Sito di Rosignano attraverso un programma di azioni concrete” ha affermato Nicolas Dugenetay, Direttore dello Stabilimento Solvay di Rosignano
“Questa iniziativa – ha aggiunto Alessandro Polinori, Presidente della Lipu – è di particolare importanza conservazionistica perché la Riserva si colloca lungo la rotta migratoria toscana del falco pescatore e per la vicinanza all’area del Parco della Maremma dove sono già presenti alcune coppie, fattori che possono favorire il ritorno della specie nella riserva. Un ringraziamento va alla Solvay e alla Regione Toscana, con le quali consolidiamo oggi una collaborazione che dura da tempo e che contiamo possa darci, con questa ultima iniziativa della piattaforma, ancora nuove soddisfazioni”.
“La presenza del falco pescatore nella riserva Lipu del lago di Santa Luce è motivo di grande soddisfazione. – ha dichiarato Giamila Carli, Sindaca di Santa Luce – Testimonia, infatti, la costante evoluzione della riserva e la perfetta naturalizzazione del bacino acquifero realizzato da Solvay Italia negli anni ’60, incastonato in un paesaggio rurale intatto e tipico della Toscana. La piattaforma destinata a questo rapace è un ulteriore passo avanti nella valorizzazione della riserva Lipu, dove sono state censite oltre 180 specie di uccelli”.