È alle porte l’edizione 2018 di Rockin’ Umbria, nella formula inedita di quattro appuntamenti in due mesi. In attesa della proiezione del film ‘Nico 1988’, sonorizzato live da Max Viale dei Gatto ciliegia contro il grande freddo (8 agosto), e del concerto degli Uzeda per i trent’anni di attività (9 agosto), sabato 21 e domenica 22 luglio il festival scalda i motori con i primi due appuntamenti.
Sabato 21 luglio si consolida la collaborazione tra Rockin’ Umbria e l’etichetta indipendente umbertidese To Lose La Track che, come ogni anno, conferma la giornata di musica dell’Italian Party. Giunta alla diciottesima edizione, la festa dell’etichetta ospita quest’anno diciannove band provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, che si alterneranno sui 3 palchi diversi: piazza, chiostro e museo di Santa Croce (una delle 3 chiese della piazza San Francesco) per i live acustici. I protagonisti: Tellison (UK) per la prima volta in Italia, Labradors, Futbolín, Chambers, Suvari, Dags!, Olympians (UK), Johnny Mox, Tunonna, I Like Allie, Girless, Montana, Kint, Cayman The Animal, Afraid!, HEXN, Mush, Dead Poets Society. Saranno presenti anche stand e banchetti dedicati alle autoproduzioni di vinili, magliette, cd, fumetti con il collettivo Incubo Alla Balena, che nella persona di Niccolò Tonelli che ha realizzato la locandina dell’Italian Party di quest’anno.
Domenica 22 luglio ritorna ‘Umbria Calling’, storico format di Rockin’ Umbria da sempre dedicato alla musica indipendente umbra nelle sue manifestazioni più interessanti: per l’edizione 2018, il festival ha scelto di rinnovare il format proponendo delle performance non convenzionali, che entrano in dialogo con lo spazio di piazza San Francesco e del chiostro. Il collettivo A23 electroacoustic research kitchen (Nicola Frattegiani, Alessandro Fiordelmondo, Nicola Cappelletti), gruppo di ricerca sonora, presenterà ‘InProcessing 1’, performance audiovisiva ideata e prodotta dal collettivo stesso. La performance, specificamente concepita per il chiostro di San Francesco, si focalizza sul concetto d’improvvisazione strutturata, ovvero sul dialogo tra elementi sonori predeterminati e interventi d’improvvisazione, in interazione con lo spazio circostante. Sarà presente anche un flusso video di found footage reattivo e oppositivo, finalizzato a creare una dimensione contrappuntistica visuale. L’aderenza allo spazio è assicurata dall’utilizzo di algoritmi creati per la performance, portando così alla produzione di materiale acustico immesso in tempo reale nella dimensione acustica del concerto. La spazializzazione quadrifonica del flusso sonoro imita la struttura del chiostro, ricreandone la condizione di sistema chiuso ma centrale, attorno al quale si dispongono tutti gli altri elementi costituenti il complesso di San Francesco. Performance estemporanea e perciò irripetibile sarà quella proposta dal duo Hysm?, che si articolerà tra nuove composizioni e momenti di improvvisazione pura. Entrambe le esibizioni saranno incorniciate dal sound di Train to Eltanin, dj e producer originario di Umbertide ma di stanza a Milano.