Anteprima domenica 9 settembre a Norcia con l’Orchestra di Piazza Vittorio per la Sagra Musicale Umbra. Concerto inaugurale nella Basilica di San Pietro del capoluogo umbro con il St. Jacob’s Chamber Choir e l’Orchestra da Camera di Perugia. Si chiude sabato 22 settembre nella Cattedrale perugina di San Lorenzo con Orchestra Haydn di Bolzano e Trento al Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida del giovane Maxime Pascal.
Venerdì 21 settembre “torna” a Perugia il War Requiem di Benjamin Britten, 55 anni dopo la sua prima esecuzione italiana, con l’autore presente anche come interprete, proprio alla Sagra Musicale Umbra.
Guerra e Pace. Cent’anni dalla fine della Prima Guerra Mondiale e cinquant’anni dalla morte di Aldo Capitini. È il bene supremo della pace, massima aspirazione dell’umanità, affiancato dal suo tragico antipodo, la guerra, il motore del programma della 73^ edizione della Sagra Musicale Umbra, in programma dal 13 al 22 settembre 2018 Perugia e in altre 4 città umbre (Assisi, Montefalco, Torgiano e Panicale). Con un’anteprima di prestigio domenica 9 settembre a Norcia e una mezzanotte bianca della Musica d’Arte giovedì 13 settembre nel capoluogo umbro. “L’impresa più ambiziosa, ma anche più significativa ed eloquente, che la Sagra 2018 intende affrontare – sottolinea Alberto Batisti, direttore artistico della Fondazione Perugia Musica Classica onlus e della Sagra Musicale Umbra – è l’esecuzione del War Requiem di Benjamin Britten, venerdì 21 settembre a Perugia. La prima esecuzione italiana di questa partitura monumentale, fra le più alte testimonianze del pacifismo e certo suprema nella denuncia degli orrori della guerra, avvenne proprio alla Sagra Musicale Umbra, con l’autore presente anche come interprete, nel 1963”.
Et in terra pax hominibus bonae voluntatis
Prende spunto da un particolare frammento del Gloria dell’Ordinarium Missae – Et in terra pax hominibus bonae voluntatis – la programmazione dei concerti della Sagra Musicale Umbra 2018, per indagarne i riflessi musicali e creare un percorso tematico coerente e il più possibile vario. Il Gloria è stato scelto dal cardinal Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, come testo obbligatorio per la quarta edizione del Premio “Francesco Siciliani”, fra gli appuntamenti più caratterizzanti della Sagra Musicale Umbra, con il concerto finale dei vincitori – il 15 settembre alla Basilica Superiore di San Francesco, ad Assisi – assegnato come nelle precedenti edizioni (2012, 2014, 2016) alla garanzia di alta professionalità del St. Jacob’s Chamber Choir di Stoccolma, diretto da Gary Graden e alla sua consuetudine con la musica corale contemporanea. Nato da una collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Cultura e in particolare col suo Presidente, il Concorso vedrà come Presidente della Giuria per l’Edizione 2018 Salvatore Sciarrino, figura molto legata alla Sagra Musicale Umbra e al suo direttore artistico Alberto Batisti, in primo luogo perché ha scelto l’Umbria come propria residenza (vive come è noto a Città di Castello), ma anche perché il Festival ha presentato in prima esecuzione italiana suoi importanti lavori, come avvenne nel 2008 per i Madrigali.
Non c’è cultura senza responsabilità civile
“Da sempre, la vocazione spirituale della Sagra Musicale Umbra concilia il compito di offrire spettacoli musicali con l’intenzione di diffondere il messaggio umano che è riposto nella musica dell’anima e che sgorga dal sentimento religioso. Nella città di Aldo Capitini – continua Batisti – nella culla della Marcia della Pace, nella terra di San Francesco e San Benedetto, la Sagra Musicale del 2018 vuole vestirsi di quello spirito, tenerne accesa la fiamma. Non fa parte della natura di questo Festival intendere il suo programma e la sua missione come semplice intrattenimento colto”.
Come anteprima della Sagra, domenica 9 settembre, Norcia ospiterà fra le sue tragiche rovine l’oratorio interreligioso Credo, intonato su testi di José Tolentino Mendonça dall’Orchestra di Piazza Vittorio, con musiche originali e elaborazioni di pagine di Britten, Rossini (di cui ricorre il 150° anniversario della morte), Machaut, e canti sufi e di altre confessioni.
Sarà poi la Missa in tempore belli, composta da Franz Joseph Haydn nel primo incendio europeo delle guerre napoleoniche, a segnare solennemente il 14 settembre nella Basilica di San Pietro a Perugia l’apertura del Festival, con il St. Jacob’s Chamber Choir e l’Orchestra da Camera di Perugia affidati alla direzione di Gary Graden, musicista che ha contribuito forse più d’ogni altro alla fisionomia artistica delle ultime edizioni della Sagra Musicale Umbra.
La parte sinfonica della Sagra Musicale Umbra è conferita come eccezionale opportunità di confronto e di crescita umana e musicale all’Orchestra Giovanile Italiana, che ha aderito al progetto con grande entusiasmo, cogliendone il valore artistico e civile. La parte cameristica è invece affidata ai musicisti dell’Orchestra da Camera di Perugia.
Tra gli appuntamenti cameristici inseriti nel percorso della Sagra, particolarmente importante è quello di domenica 16 settembre a Montefalco, l’esecuzione delle tre Sonate (per violino e pianoforte, per violoncello e pianoforte e per flauto, viola e arpa) composte da Claude Debussy negli ultimi tre anni di vita. Il concerto ambienta le tre partiture nel clima culturale francese del tempo, con testi dello stesso Debussy (dalle lettere e dagli scritti critici), di Marcel Proust, Guillaume Apollinaire, Paul Valéry, nei quali si specchiano gli interrogativi degli artisti posti di fronte alla tragedia del conflitto. A dar voce agli inserti letterari è un’attrice di prima grandezza quale Maddalena Crippa, artista in grado di accordarsi con la sua sensibilità e la sua stupefacente versatilità alla tematica del concerto e del festival. L’aspirazione alla pace innerva di spiritualità anche il progetto innovativo di Soqquadro Italiano intorno a Bach, giovedì 20 settembre a Perugia. La riscrittura contemporanea elaborata da Claudio Borgianni, caratterizzata da contaminazioni nel jazz e dall’elaborazione elettronica del suono, unita alla carismatica centralità della presenza di Vincenzo Capezzuto come danzatore e cantante, si volgono nella attuale commissione per il Festival 2018 al repertorio bachiano, con un’originale rivisitazione sinestetica di arie dalla Passione secondo Giovanni e dalle cantate sacre.
“La celebrazione finale del Festival, sabato 22 settembre a Perugia, sceglie la Nona Sinfonia di Beethoven come approdo e come potentissimo simbolo di una pace fondata sull’appello alla fratellanza. Il messaggio di Beethoven – prosegue il direttore artistico della Sagra Musicale Umbra – viene affidato a una produzione originale che accoppia l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento al Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, sotto la guida del giovane Maxime Pascal. All’energia di questo giovane interprete viene affidato il messaggio di speranza che l’ultima Sinfonia di Beethoven innalza, un simbolo universale e particolarmente europeo che esprime con eloquenza inequivocabile l’esatto rovescio delle tragedie belliche vissute e provocate dal nostro continente, oggi di nuovo minacciato dal risorgere di incauti nazionalismi e separatismi”.
La valorizzazione dei musicisti umbri
Come nella scorsa edizione, la Sagra valorizza i musicisti del territorio offrendo loro una vetrina con i Concerti di mezzodì, appuntamenti musicali infrasettimanali ospitati a Palazzo della Penna, a Perugia. In due casi, la scelta di questi interpreti è frutto della bella esperienza recente del Concorso “San Lorenzo di Montenero”, che ha messo in luce giovani talenti del Conservatorio “Francesco Morlacchi” di Perugia. La stessa opportunità viene offerta alle migliori realtà corali del territorio, in primo luogo con una sorta di festa che fa da preludio alla Sagra Musicale, la Mezzanotte bianca, giovedì 13 settembre, nella quale il centro storico di Perugia si anima di eventi musicali, distribuiti fra chiostri, palazzi, chiese e musei e con una particolare attenzione quest’anno alla bella realtà delle bande presenti nella Regione. Inoltre, nel corso del Festival, ogni pomeriggio la Chiesa di Sant’Ercolano, tra i gioielli artistici di cui Perugia è straordinariamente ricca, ospita un concerto che vede di volta in volta protagonisti l’Ensemble ArmoniosoIncanto, l’Ensemble vocale Libercantus, il Coro dell’Accademia degli Unisoni, il Coro dell’Università di Perugia, il Coro Santo Spirito-Volumnia. In occasione del centenario dall’istituzione della Galleria Nazionale dell’Umbria, scrigno della cultura artistica della Regione, la Sagra Musicale rende omaggio al glorioso museo ambientando nelle sue sale un concerto per liuto, strumento che compare in innumerevoli opere esposte, e offre quel suono antico a ornamento prezioso della loro visione, affidando il compito a uno dei massimi specialisti internazionali della letteratura liutistica, il maestro Paul O’Dette, che ha impaginato un’antologia di composizioni della prima metà del Cinquecento italiano. Infine anche in questa edizione, come accade dal 2008, la Sagra Musicale offre manifestazioni indirizzate specificamente a coloro che non possono intervenire perché svantaggiati dalle condizioni di salute o di disagio sociale. Questa sezione dedicata che porta il nome di “Concerti della speranza” si rivolge alle detenute del penitenziario femminile di Perugia e agli anziani della case di riposo. I programmi sono affidati agli ensembles cameristici dell’Orchestra da Camera di Perugia, in particolare alla sezione dei fiati.