“Il mio amore è in te, che mi ami e la mia gioia per te è fresca come un erba medica di aprile”. Così lo scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry (1900-1944) si esprimeva nei confronti della moglie Consuelo Suncin in una iniziale corrispondenza amorosa, che via via divenne amara e disincantata. La raccolta di 17 lettere (una spedita da Tolosa nel 1931 e le altre da Parigi e New York tra il 1942 e il 1943) e 9 biglietti, per un totale di 52 fogli manoscritti ad inchiostro, saranno messi all’asta da Christie’s mercoledì 2 dicembre a Parigi con una stima che oscilla tra 100mila e 150mila euro. L’epistolario è di proprietà della Société des Manuscrits des Assureurs francais.
In una lettera del 1943, poco prima di morire, l’autore del “Piccolo Principe” confidava a Consuelo il suo entusiasmo di pilotare l’aereo da guerra più veloce del mondo e il suo ardente desiderio di trovare “la pace nella morte”. Il 31 luglio 1944 Saint-Exupéry scomparve durante una missione aerea di ricognizione a bordo del suo Lockheed P-38 Lightning nel mar Mediterraneo davanti alla baia di Marsiglia.
La conoscenza con la salvadoregna Consuelo Suncin, vedova dello scrittore Gomez Carillo, avvenne nel 1930 a Buenos Aires, a cui fece seguito una relazione appassionata, consacrata dal matrimonio in Francia nell’aprile 1931, ma punteggiata da litigi e infedeltà regolari, come testimoniano le lettere che vanno all’asta.
Nonostante il loro contrastato rapporto, Saint-Exupery assicurava sempre il suo amore per la “Plume d’or”, come definiva la moglie nella lettera del 1931, poco dopo le nozze.
Le lettere degli ultimi anni di vita dello scrittore-aviatore riflettono le difficoltà sentimentali di una coppia che da tempo non aveva più forti legami. Mai datate, nelle lettere scritte tra il 1942 e il 1943 Saint-Exupery assicurava, tuttavia, alla moglie che i suoi sentimenti verso di lei non erano cambiati, accusandola di “leggerezza” e anche “crudeltà” per l’atteggiamento tenuto nei suoi confronti.