E’ magico l’abbraccio fra eccellenti cibi e vini del territorio, nel ‘Salotto del Vino e del Verde’ a Montecarlo di Toscana, presso Lucca, appuntamento fisso della paradigmatica ‘Festa del Vino‘, che ogni settembre, a partire addirittura dal 1970, rinnova la gioia di tutti gli appassionati del buon vino e del buon cibo. L’evento, nato dalla volontà di alcuni appassionati di vino montecarlesi, è portato avanti dal consorzio del Vino Doc di Montecarlo, in collaborazione con le istituzioni locali quali il Comune, il Consorzio Vini Doc e la Pro Loco di Montecarlo, l’associazione internazionale dei produttori del verde Moreno Vannucci, le delegazioni Ais di Lucca e Fisar di Montecarlo.
Giunta quest’anno alla sua 55a edizione, la manifestazione del suggestivo borgo nel territorio di Lucca, ricco di bellezze artistiche e paesaggistiche, eccellenze culturali e secolari tradizioni storiche, si snoda nella prima decade di settembre, proponendo ogni giorno spettacoli musicali e popolari, degustazioni di vini e prodotti locali, spazi espositivi, mostre culturali e di pittura e, naturalmente, stand gastronomici.
Ma è nella splendida cornice del giardino dell’Istituto Pellegrini Carmignani, al centro del caratteristico borgo, che prende vita ogni sera della festa, il ‘Salotto del Vino e del Verde’, proponendo, nell’angolo più elegante della kermesse, serate a tema che diventano esperienze sensoriali a 360 gradi, guidate dai sommelier e dagli chef della serata, nel segno dell’incontro fra i prodotti gastronomici scelti con le produzioni eccellenti di quella che è la Doc toscana più piccola, come ettari coltivati, ma più longeva, dato che la prima attribuzione della denominazione di origine controllata risale al 1966.
Serate memorabili e uniche, come quella del 7 settembre 2023, quando, nell’atmosfera elegante, scaldata dalla musica della Filarmonica Giacomo Puccini di Montecarlo, ‘La piccola pesca’ dei mari limitrofi, selezionata da Coldiretti Impresa Pesca, proposta nell’interpretazione del ristorante ‘Da Lorenzo’ di Montecatini e accompagnata dai prodotti del Panificio Giannotti Altopascio, ha incontrato i migliori bianchi dell’Azienda Agraria Enzo Carmignani e della Tenuta Buonamico.
“Ringraziamo organizzatori e partecipanti – ha affermato il sindaco Federico Carrara – in questa serata che come tutte quelle della nostra ‘Festa del Vino’ ha come obiettivo valorizzare al meglio i prodotti d’eccellenza locali e far conoscere il più possibile la qualità e la storia dei vini di Montecarlo.”
Arditi e azzeccatissimi, gli abbinamenti cibo-vino presentati dall’attrice e conduttrice Vania Della Bidia e impeccabile il servizio dei sommelier Ais, in un crescendo di proposte culinarie ed enologiche intervallato dalle performance di Claudio Menconi, chef e scultore-decoratore di casa a Rai Unomattina.
Presenti i produttori e anche la ‘coscienza storica’ della vitivinicoltura montecarlese, Gino Carmignani, presidente del Consorzio Montecarlo Doc. Celebre per la sua passione e la sua dedizione al mondo del vino, Gino, detto ‘Fuso’, è stato tra i primi a saper interpretare il passaggio che dagli anni Settanta agli Ottanta ha portato a un’idea di produzione vinicola non solo nel suo significato ‘individualistico’, ma come espressione collettiva di un territorio intero e di un’umanità legata alla terra e alle attività di trasformazione di essa e di elaborazione culturale, in analogia ai concetti di arte e musica.
Doc Montecarlo – La zona geografica della denominazione in oggetto comprende parte del territorio dei Comuni di Montecarlo, Altopascio, Capannori e Porcari, in provincia di Lucca. I vitigni tradizionalmente coltivati in zona vennero, già alla fine del 1800 grazie all’opera di illuminati viticoltori che si trovarono a fronteggiare l’enorme problema dell’invasione europea della fillossera, integrati con vitigni di origine Francese, come Sauvignon, Semillon, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon dal Bordolese, Roussanne e Syrah dal Rodano e dalla Borgogna i Pinot bianco e grigio. Proprio questi vitigni, che sono compresi nel disciplinare del vino Doc Montecarlo, hanno caratterizzato profondamente l’assoluta singolarità di questi vini, grazie ad un felicissimo ambientamento e radicamento armonico nel territorio. Dal felice connubio nascono armonici blend tra vini autoctoni e vitigni internazionali di origine francese, in una alchimia particolarissima, che, come in un matrimonio ben riuscito, vede trovare un denominatore comune in caratteristiche differenti, regalando memorabili esperienze sensoriali.
Maria Vittoria Grotteschi