Una visita con l’empatia del luogo e una consultazione dei suoi volumi, anche quando fisicamente non si può. Con l’obiettivo di integrare l’esperienza fisica con quella virtuale per ampliare il modo di fruire un patrimonio come quello di una biblioteca.
Nasce così “San Matteo degli Armeni”, la prima biblioteca virtuale di Perugia, e più in generale dell’Umbria, che non sostituisce la visita in presenza ma la arricchisce, allargando il fronte dei possibili fruitori.
Un progetto ideato dallo studio di comunicazione CoMoDo (Comunicare Moltiplica Doveri) per valorizzare ancora di più il patrimonio storico, culturale e didattico del Complesso Monumentale di San Matteo degli Armeni, caratterizzato appunto da una ricca Biblioteca comunale con fondi letterari importanti, come quello del filosofo Aldo Capitini.
Ed il progetto di virtualizzazione della Biblioteca realizzato da CoMoDo ha incentrato il percorso sull’importanza del pensiero di Capitini e sul tema della pace che rende Perugia, a questo riguardo, punto di riferimento internazionale.
Il nuovo percorso di visita e di accesso, virtuale e immersivo, ai documenti di San Matteo degli Armeni, che ricolloca la Biblioteca al centro dell’approfondimento culturale della città di Perugia e ne permette la visita anche in una nuova modalità a distanza, è stato presentato nel corso di una conferenza stampa martedì 28 giugno con l’illustrazione di tutti i dettagli del progetto co-finanziato dal POR FESR 2014-2020 Azione 3.2.1 della Regione Umbria e realizzato in collaborazione con il Comune di Perugia.
“Ci muoviamo sempre più velocemente nell’integrazione di sistemi di comunicazione complessi che integrano esperienza fisica e virtuale” afferma Marco Tortoioli Ricci, design director di CoMoDo, per poi aggiungere: “Questo progetto nasce per offrire agli utenti una più ampia possibilità di fruizione di un bene culturale cittadino che per noi è fondamentale”.
“Il progetto – spiega Antonella Pinna (dirigente del Servizio valorizzazione risorse culturali, musei, archivi e biblioteche della Regione Umbria) – nasce nell’ambito del Bando per le imprese culturali e creative dell’Assessorato regionale alla Cultura, finanziato con il Por Fesr 2014-2020, con l’obiettivo di valorizzare gli attrattori culturali dell’Umbria attraverso l’offerta di prodotti e servizi innovativi per la loro fruizione culturale e turistica. Sono state selezionate imprese operanti nei settori della cultura e della creatività, favorendone la creazione, il consolidamento e l’integrazione, non solo con gli attrattori (come la Biblioteca di San Matteo degli Armeni) ma anche con le attività culturali che si svolgono in regione, come Umbrialibri e con le altre imprese del comparto, in primis l’editoria”.
Per Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia, “il ricco patrimonio di cultura ed esperienze della Biblioteca di San Matteo degli Armeni diventa ancora più accessibile grazie ad una nuova forma di fruizione a distanza”. “Alla visita e alla consultazione in presenza, insostituibile, si affianca – prosegue l’assessore – una preziosa e comoda alternativa. Nel solco di un processo che coinvolge il sistema bibliotecario comunale da tempo, anche San Matteo si dota di uno strumento di consultazione all’avanguardia che ne rafforza e incrementa la missione culturale”.
Un progetto che, quindi, punta ad animare il Complesso Monumentale di San Matteo degli Armeni e il suo vasto patrimonio. Nello specifico, la Biblioteca Comunale presente al suo interno è un “giacimento” culturale saggistico e scientifico, grazie alla presenza al suo interno oltre che della biblioteca del filosofo perugino Aldo Capitini, anche del Centro di documentazione Elisabetta Campus, della Circoscrizione Umbria di Amnesty International e della biblioteca Arpa Umbria di documentazione ambientale.
Un vero e proprio viaggio virtuale per permettere non solo la consultazione dei volumi, ma una vera esperienza di visita, studio e approfondimento anche in quei periodi in cui non fosse possibile raggiungere fisicamente il Complesso. L’esperienza del lungo periodo pandemico ha infatti prodotto la consapevolezza di come, quando viene inibito il viaggio o lo spostamento tra territori, tutti i luoghi
di cultura entrino in sofferenza profonda e la cultura in senso generale smette di svolgere la sua funzione acceleratrice della società e della comunità.
Così come i teatri e le sale concerto, anche le biblioteche risentono fortemente dell’assenza (o della forte riduzione del numero) di visitatori, annullando quel processo di arricchimento culturale osmotico che luoghi come San Matteo degli Armeni possono offrire.
Il progetto ha previsto, nelle sue fasi di implementazione, la mappatura dei luoghi e delle sale del complesso monumentale attraverso la tecnologia 3D Matterport, inserendo touchpoints interattivi per la consultazione e la fruizione di contenuti multimediali statici o dinamici sia tramite schermo e
dispositivi, che attraverso i più recenti visori di realtà virtuale a 360°, per ricreare quella particolare congiuntura virtuosa che un luogo del genere propone.
Fare tesoro delle riflessioni e delle consapevolezze maturate in questi mesi di emergenza diviene quasi un obbligo per rilanciare il processo di fruizione culturale, tentando di definire nuovi modi per replicare tutti gli aspetti esperienziali della visita in un luogo di cultura: ambientazione, luogo, compresenza di elementi di valore.
Tutto questo, appunto, guardando ben oltre il periodo di crisi legato alla pandemia e alle restrizioni conseguenti. Il progetto proposto da CoMoDo sarà quindi utilizzabile nella misura in cui permetterà sempre di superare il vincolo territoriale e di presenza, per accedere ad un percorso di visita virtuale ma totalmente immersivo.
Un progetto che prevede la consultazione dei principali volumi della biblioteca, replicandone la percezione ambientale e contestuale, può divenire una nuova risorsa, coinvolgendo diversi possibili livelli di interesse: percorsi didattici, visite guidate, approfondimenti saggistici e scientifici e attraversamenti turistici, perché tutti possano trovare valore nella nuova dimensione.
Mettere a sistema un valore che rischia altrimenti di rimanere inerte in un periodo come quello attuale, può rivelarsi una mossa decisiva se non necessaria per renderlo ancora più efficace ed accessibile anche in periodi di ritrovata normalità, rendendolo così maggiormente percepibile, disponibile e usabile.
La Biblioteca comunale San Matteo degli Armeni sorge appena fuori le mura medievali della città di Perugia, all’interno del complesso monumentale di San Matteo degli Armeni costruito nel 1273. In una posizione defilata ripeto al centro cittadino, ma con una centralità di assoluta importanza per il patrimonio culturale custodito.
Fondo Aldo Capitini
San Matteo degli Armeni ospita la biblioteca del filosofo perugino Aldo Capitini, messo a disposizione dalla Fondazione Centro Studi Aldo Capitini: le riviste della sua biblioteca (oltre 200 testate), e le opere che riflettono i suoi molteplici interessi, molte delle quali contengono le sue annotazioni. E ancora fotografie, opuscoli, appunti, volantini: migliaia di documenti che costituiscono una fonte inesauribile di ricerca.
Amnesty International
Nella biblioteca è presente il centro di documentazione “Elisabetta Campus” messo a disposizione dalla Circoscrizione Umbria di Amnesty International: libri, opuscoli e documenti video che abbracciano tutte le declinazioni del tema dei diritti umani in tutto il mondo.
Comitato 8 Marzo
Un fondo specializzato raccoglie la documentazione del “Comitato internazionale 8 marzo”, nato a Perugia nel 1983 per favorire relazioni solidali tra donne di varie culture e provenienze. Nel 2017 l’associazione ha concluso l’attività e ha affidato la propria biblioteca e i documenti a San Matteo degli Armeni. La collezione è suddivisa in 15 sezioni.
Arpa Umbria
La Biblioteca di Arpa è presente anche a Perugia con uno spazio presso la Biblioteca Comunale di San Matteo degli Armeni. È possibile consultare oltre 200 volumi e riviste specializzate che spaziano dai conflitti ambientali all’economia circolare, dalla biodiversità al paesaggio, dalla comunicazione al diritto ambientale.
Editori umbri e Umbrialibri
La biblioteca San Matteo degli Armeni ospita un’esposizione permanente dedicata agli editori umbri, con possibilità di accedere ai volumi pubblicati e ai cataloghi di tutti gli editori che hanno aderito al progetto (a tal proposito, sono stati sviluppati accordi con Associazione degli Editori Umbri), sia dalla zona a loro dedicata nei locali della Biblioteca, sia attraverso il percorso di visita virtuale interattivo. Viene così ampliata la portata dell’offerta culturale complessiva affinché nella splendida ambientazione possa anche vivere, solo virtualmente la Libreria degli Editori Umbri oltre il tempo limitato del festival dell’editoria regionale Umbria Libri.