Una cifra impressionante quella spesa per la sanità a livello mondiale in un futuro prossimo. Secondo uno studio firmato da Joseph L. Dieleman dell’Institute for Health Metrics and Evaluation (Usa) su ‘The Lancet’, e presentato in aprile al World Bank Group Universal Health Coverage Annual Forum, la spesa globale per la salute passerà dai 7,83 trilioni di dollari del 2013 ai 18,28 trilioni nel 2040, con un intervallo di incertezza di 14,42-22,24. E soprattutto con un gap pesante tra i Paesi sviluppati e quelli poveri.
Lo studio, finanziato dalla Bill & Melinda Gates Foundation, ha stimato la crescita della spesa per la sanità in 184 Paesi, Italia inclusa. In particolare, nel Belpaese ci si attende per il 2040 una spesa sanitaria pro capite di 5.968 dollari, con un’incidenza sul Pil che passerà dal 9,1% del 2013 all’11,1% del 2040. A preoccupare i ricercatori è la differenza tra Nord e Sud del pianeta. “I nostri risultati mostrano, nonostante i brucianti bisogni, una tiepida crescita nella spesa sanitaria in molti dei Paesi più poveri nei prossimi 25 anni”, sintetizza Dieleman. “Storicamente alcuni di questi gap nei finanziamenti sono stati colmati dagli aiuti internazionali”, ma “le future proiezioni suggeriscono che il finanziamento non sarà sufficiente a colmare questo gap”.
Così per i ricercatori la spesa sanitaria media a persona nel 2040 oscillerà dai 164 dollari nei Paesi a basso reddito ai 9.019 dollari in quelli ricchi, restando a livelli minimi in nazioni come la Somalia (34 dollari) e arrivando a cifre notevoli in Paesi come gli Usa (16.592 dollari).