La Sbroscia o acquacotta alla pescatora è un piatto della tradizione del lago di Bolsena. In passato si preparava con l’acqua direttamente prelevata dal lago, e realizzata direttamente nelle capanne dei pescatori sulla riva utilizzando un recipiente di terracotta chiamato “pignatto”.
Si pensa che sia un piatto molto antico, anche se una volta era considerato un piatto povero. Per fare una buona sbroscia si devono utilizzare 4 tipi di pesce e l’immancabile mentuccia.
Ingredienti
- 1 tinca
- 1 luccio
- 3 persici
- 1 anguilla
- 1 cipolla
- 1 peperoncino
- 7/8 pomodorini
- 2 Kg di patate
- 4 rametti di mentuccia
- olio extravergine di oliva
- sale
- pane raffermo o abbrustolito
Preparazione
Pulire il pesce e far soffriggere in un tegame l’aglio, la mentuccia e la cipolla con due cucchiai di olio. Nel frattempo sbucciare le patate e tagliarle a dadini o a rondelle, tagliare anche i pomodorini e aggiungerli al soffritto. Una volta pronto il soffritto si inizia ad aggiungere il pesce preparato e si aggiusta di sale.
Nei piatti vanno sistemate le fette di pane sulle quali va versata la zuppa che va poi condita con olio extra vergine di oliva a crudo. In accordo con la tradizione la Sbroscia deve essere mangiata usando le mani e non le posate.
Si ringrazia: Expo Tuscia DMO e Slow Food Viterbo e Tuscia.