Grazie a una serie di indagini multispettrali, alcuni ricercatori della British Library di Londra sono riusciti a far riemergere uno schizzo che Leonardo da Vinci (1452-1519) cancellò da una sua pergamena. L’indagine ha riguardato il cosiddetto “Codex Arundel“, il manoscritto leonardiano custodito dalla stessa British Library che annuncia sul suo sito internet la scoperta di una figura umana. I risultati sono illustrati ora con una mostra nella Treasures Gallery della biblioteca nazionale britannica aperta fino alla fine del prossimo mese di marzo.
I fogli del Codex Arundel vennero scritti fra il 1480 e il 1518, e contengono osservazioni di meccanica, sui fiumi, astronomia, architettura, ottica e sul volo degli uccelli, argomenti trattati in moltissime altre pagine e sui quali Leonardo impiegò moltissimo del proprio tempo da studioso.
Secondo il professore Martin Kemp, illustre storico dell’arte dell’Università di Oxford, tra i massimi studiosi dell’autore della Gioconda, il disegno ‘emerso’ da sotto i raggi multispettrali dalla pergamena del “Codex Arundel” (datato al 1508) rappresenterebbe un abbozzo del David di Michelangelo. Il David è una scultura realizzata in marmo da Michelangelo Buonarroti, databile tra il 1501 e l’inizio del 1504 e conservata nella Galleria dell’Accademia a Firenze. Largamente considerato un capolavoro della scultura mondiale, è uno degli emblemi del Rinascimento nonché simbolo di Firenze e dell’Italia all’estero.
Lo schizzo sarebbe stato in seguito cancellato da Leonardo per nascondere la sua ammirazione per il collega concorrente.