Novecento ragazzi, da tutta l’Umbria, si ritroveranno martedì 13 novembre al Teatro Lyrick di Assisi per parlare di: “Rispetto & amore migliorano le relazioni”.
Già il logo, un germoglio con un grande cuore, parla per l’Associazione “Nel nome del rispetto”, che ha organizzato questo importante convegno per seminare e far crescere due elementi essenziali per la vita e la crescita dei ragazzi: “Rispetto” e “Amore”. Ad intervenire, alla presentazione dell’evento in conferenza stampa, sono stati: Maria Cristina Zenobi Presidente dell’Ass.
“Nel nome del Rispetto”, Giuseppe Meglio Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gianfranco Albano regista e Stefania Stefanelli Docente associato Università di Perugia. “Abbinato al convegno c’è un Concorso Nazionale – ha detto Cristina Virili vicepresidente Ass. Nel nome del Rispetto – che prevede la consegna di elaborati che quest’anno interesseranno il rispetto inteso come legalità e osservazione delle regole, che sono alla base della nostra società. Gli elaborati dovranno essere consegnati entro il 29 marzo 2019”. “Cultura del rispetto e amore – ha affermato Zenobi – sono alla base del concetto di rispetto, e l’amore, è il vero potere etico che unisce tutti, che riesce a muovere tutto, a darci fiducia nel combattere le grandi battaglie che la vita ci mette di fronte”.
“Amore – continua Zenobi – è anche quello nei confronti della verità. Oggi siamo bombardati da notizie e dobbiamo capire dov’è la verità, sviluppando la capacità di filtrare, quella che ci serve è una informazione sincera e vera”.
Quest’anno l’associazione intende allargare i propri orizzonti aprendosi anche all’Università, grazie alla collaborazione con Stefania Stefanelli che sta lavorando per istituire un premio di laurea, con la realizzazione di un bando di concorso, rivolto a studenti che nelle loro tesi abbiano affrontato argomenti inerenti al rispetto e all’amore. Tornando alla giornata del 13 novembre, per stimolare i dibattito nei ragazzi, è prevista la proiezione del film, “Rosafuria” (ore 9) prodotto dalla Rai 16 anni fa, ma ancora attualissimo, che parla dell’amicizia di due ragazze molto diverse che alla fine si ritroveranno amiche. Gianfranco Albano, regista del film, nel suo intervento ha spiegato di essere stato travolto dall’energia che sprigiona l’associazione “Nel nome del Rispetto” alla quale ha proposto di vedere questo film. “Il film racconta la storia di un percorso di crescita di due ragazze costellato di imprevisti. Dal film possono scaturire riflessioni e stimolo per gli studenti presenti all’iniziativa”. Al dibattito del 13 novembre, parteciperanno il Fausto Cardella Procuratore Generale della corte d’appello di Perugia e Maria Luisa Iavarone Docente Università di Napoli.
A chiudere la presentazione è stato il Generale Maglio che ha ricordato l’esempio del Generale Dalla Chiesa, primo graduato ad andare nelle scuole per divulgare a cultura del rispetto dell’altro di se stessi e delle regole . “Questa cultura – ha concluso il Generale Maglio – parte dalla famiglia ma si allarga in tutte le cose, senza il rispetto per la natura l’uomo va incontro a catastrofi ambientali, senza il rispetto umano non può esserci amore. I genitori devono tornare a pensare che l’esempio è il fondamento dell’educazione dei nostri ragazzi e che il rispetto può essere insegnato”.