Venerdì 12, sabato 13 e domenica 14 Gennaio in scena al teatro Morlacchi “Se non posso Ballare … non è la mia Rivoluzione”, Lella Costa sorprende il pubblico con uno spettacolo che non lascia respiro, senza battere ciglio.
Costruito in modo preciso ed accurato lo spettacolo prende ispirazione da “Il Catalogo delle Donne Valorose“ di Serena Dandini, mentre il progetto drammaturgico è di Serena Sinigaglia.
In scena 100 donne, donne del passato più remoto o recente, che non ci sono più ma il cui passaggio ha reso il mondo un posto migliore; donne di cui non si è parlato, di cui non si è raccontato o, meglio, non tutto è stato detto.
“Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione” è il titolo di questo spettacolo, celebre frase di Emma Goldman, rivoluzionaria anarchica che riesce a vedere oltre.
100 donne che Lella ci presenta danzando, una dopo l’altra: scienziate, soubrettes, attrici, sportive… donne valorose, donne che hanno saputo guardare oltre.
Tina Anselmi, Marie Curie, Maria Callas, Marlene Dietrich, Artemisia Gentileschi, Virginia Woolf e molte, molte altre, fino a farci girare la testa!
Entrano citate, con un accenno, un guizzo, un vezzo, una smorfia, un sorriso o semplicemente un nome, finalmente felici tutte.
Incantati, sbalorditi, emozionati stiamo ad ascoltare, guardare e ballare con lei, Lella, che da gran cerimoniere ce le presenta tutte, citando Michela Murgia dice solo: “Troppo Presto!”, e scendono lacrime, a ricordare quanto ancora possiamo fare per sostenere le valorose di un tempo remoto e recente, che hanno speso la vita per l’evoluzione umana, che non vengono ricordate se non raramente, poco celebrate e che, con gran difficoltà, appaiono nei libri di storia, mai riconosciute come maestre che hanno superato ostacoli, traguardi inarrivabili.
Uno spettacolo ispirativo, che lascia aperte le porte del cuore, seminando Speranza.
Sonia Lustrino