Il prossimo 17 maggio, presso la Sala Parrocchiale Santa Maria Consolatrice a Roma, andrà in scena “Siamo tutti matti”, lo spettacolo che i ragazzi del Meddi’s theater porteranno in scena con quel ‘quanto basta’ di follia richiesta agli artisti. La compagnia nata 7 anni fa – oggi all’attivo ha 7 spettacoli e numerose repliche – trova il riscontro dell’interesse del quartiere Casal Bertone, tanto che da 7 ragazzini di 12 anni che erano, oggi vede la partecipazione di ben 23 teatranti dai 7 ai 20 anni.
A detta dell’ideatrice Veronica Meddi
“Quando i ragazzi mi hanno proposto di trattare la tematica delle malattie mentali ho pensato che, dopo un secondo di perplessità dovuta alla loro richiesta, fosse giusto accontentarli. Negli anni precedenti hanno dimostrato di saper affrontare tematiche difficili come il bullismo e il femminicidio, e poi hanno saputo volare, leggeri e consapevoli, sulle parole di Shakespeare, Giorgio Gaber, Totò e molti altri Maestri del teatro.
Credo che con loro tutto sia possibile, anche parlare di malattie mentali, appunto.
Viste le differenze di età – per ogni età c’è una pazzia a sé e il modo giusto per trattarla – ho pensato di dividere lo spettacolo in due atti. Tutti dovevano sentirsi protagonisti, perché ognuno di loro lo è.
Nel primo atto ho creduto giusto attingere, in parte, dal romanzo del 1865 di Charles Lutwidge Dodgoson, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, dove l’espressione della follia poteva trovarsi proprio nel nonsenso, tra conigli, bruchi, uno strano cappellaio e una ragazzina che ama sognare – e i ragazzini amano sognare! -.
Nel secondo – visto che i ragazzi sono di un’altra fascia generazionale – abbiamo potuto inoltrarci tra i pensieri di Frida Kahlo, Vincent van Gogh, Alda Merini, e molti altri testi intensi e poetici.
Ho pensato di usare lunghi teli bianchi per ricoprire le tre pareti del palcoscenico, non ho voluto elementi rigidi, bianco sì ma con possibilità d’aria. Pochi elementi scenici che anche quest’anno il nostro prezioso Giulio Caraffa ha realizzato per noi.
È un anno che stiamo giocando insieme su questo colore dell’esistenza umana, la follia, con grazia, delicatezza, sensibilità, simpatia, empatia.
Io stessa non vedo l’ora di vederli in scena, sarà commovente, toccante.
Che il loro spettacolo sia il tempo del trionfo della bellezza, per tutti!”.