Il Museo Ornitologico “Silvio Bambini” di Pietralunga espone una delle migliori collezioni di esemplari dell’avifauna appenninica italiana. Per ampliare le sue capacità attrattive e di promozione del territorio, sono state realizzate nuove sale didattiche e una sala convegni.
Sabato 6 aprile è in programma la cerimonia d’inaugurazione. Alle ore 10:30 i saluti delle autorità, alla presenza tra gli altri del sindaco di Pietralunga Mirko Ceci, e la presentazione dei lavori effettuati.
A seguire, la presentazione del progetto ESCI, servizio didattico curato dall’Ass. WildUmbria con la partecipazione degli alunni del polo scolastico di Pietralunga, caratterizzato da laboratori ludico-educativi nell’Oasi di Candeleto, luogo dove si trova il museo.
L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto di rigenerazione culturale e sociale del borgo, a valere sull’Avviso pubblico per la presentazione di Proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici da finanziare nell’ambito del PNRR (Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU), per un intervento di sistema con il coinvolgimento di tutte le realtà rilevanti che operano sul territorio comunale in ambito turistico, culturale, naturalistico e sociale in un percorso di co-progettazione.
Un ricco e lungo percorso che avrà prossimamente altri due step. Sabato 13 aprile (alle ore 11) nel palazzo comunale in piazza Fiorucci, ex Convento di Sant’Agostino, è in programma la cerimonia d’inaugurazione della nuova Biblioteca comunale “Ugo Diamanti”. Sabato 20 aprile (alle ore 11), invece, ci sarà in piazza VII Maggio la presentazione del restauro del Monumento al Partigiano Umbro e l’intitolazione del parco della Rimembranza alla Brigata d’Urto San Faustino.
Museo Ornitologico “SIlvio Bambini” e l’Oasi di Candeleto – Il Museo Ornitologico Naturalistico “Silvio Bambini” si trova all’interno dell’oasi naturalistica di Candeleto, uno scrigno di biodiversità caratterizzata da estesi boschi di conifere e querce, alternati a pascoli e campi coltivati, offrendo uno straordinario habitat idoneo a molte specie di animali.
In questa area protetta hanno sede, oltre al museo, anche innumerevoli enti che si occupano di protezione animali e conservazione ambientale, come l’associazione Wild Umbria e i Carabinieri Forestali di Pietralunga.
Nell’oasi è stato creato un ambiente unico in cui convivono turismo, attività boschive e protezione ambientale. Il luogo ideale dove conservare ed esporre la collezione Ornitologica “Silvio Bambini”, attualmente costituita da circa 320 campioni, 280 uccelli e 40 mammiferi. Essa rappresenta quasi completamente il patrimonio ornitologico dell’Appennino Umbro.
Sono conservate inoltre nel museo specie sconosciute per l’Italia centrale come il fenicottero rosa, presente in Italia solo in Sardegna, e forme cosiddette “anomale” come il merlo bianco.
Alcune di queste specie sono rappresentate da due o più esemplari con piumaggio diversificato: il quattrocchi, lo sparviere, il fagiano, la pittima reale e il combattente. Altre specie di uccelli della collezione sono invece quelle considerate oggi come rare, ad esempio l’aquila reale, il gufo reale o la ghiandaia marina.
Per quanto riguarda gli esemplari appartenenti ai mammiferi, i più importanti sono un capriolo e un lupo, insieme al tasso e all’istrice tipici di tutto l’Appennino centrale.
La collezione “Silvio Bambini” è quindi importante per vari motivi: dal punto di vista scientifico rappresenta un quadro quasi completo degli uccelli e dei mammiferi dell’Umbria, costituendo così uno strumento di riferimento indispensabile per la conoscenza e lo studio della fauna dell’Appennino centrale; dal punto di vista dell’ educazione ambientale il Museo e la collezione rappresentano uno strumento importante per svolgere attività di salvaguardia e sensibilizzazione verso le problematiche ambientali promosse dalla Comunità Montana e dalla Guardia Forestale dello Stato. Quest’ultima, che attualmente gestisce il Museo, ha messo il proprio personale, in servizio presso il Comando Stazione di Candeleto, a disposizione dei visitatori che vogliono effettuare visite guidate al Museo e all’oasi naturalistica.