Grande successo, il 2 marzo a Marsciano, presso il Museo Dinamico del Laterizio e delle Terrecotte a Marsciano, per l’inaugurazione della mostra ‘Sintonie’, con i dipinti di Ugo Levita e le sculture di Tonina Cecchetti, aperta (ad ingresso libero il venerdì, sabato e domenica, a partire dalle 16) fino al 25 marzo. Un evento organizzato dal Comune di Marsciano, l’Associazione culturale Olimpo diretta da Isabella Sensini che è anche responsabile delle attività culturali del museo e l’Istituto Omnicomprensivo ‘Salvatorelli-Moneta’ in cui Levita insegna.
Dopo la presentazione dell’evento ad opera del Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Marsciano Andrea Pilati, in un’atmosfera amichevole e informale i numerosi visitatori che hanno partecipato al vernissage, nella visita alle opere esposte, sono stati guidati a immergersi nel mondo profondo dell’arte dei due espositori, intessuto di un tempo e di uno spazio sospesi, nel quale la forma è una porta che apre ai luoghi profondi dell’interiorità, tanto di chi è autore quanto di chi è fruitore delle opere, in modi differenti, eppure, in qualche modo, concordanti in un accordo sintonico, così come suggerisce il titolo stesso della mostra.
Nata a Sigillo, dove vive e lavora, Tonina Cecchetti dopo il diploma presso la sezione ‘Ceramica’ dell’Istituto d’Arte di Gubbio si s’è laureata all’Accademia di Belle Arti ‘Pietro Vannucci’ di Perugia in Pittura e successivamente in Scultura, ottenendo il massimo dei voti, con i maestri Nuvolo (Giorgio Ascani), Antonio Gatto, Bruno Corà e Aldo Iori. Opera con diversi materiali che vanno dal refrattario cerato all’argento, dal ferro, alla maiolica, alla stoffa, con raffinata tecnica di esecuzione. Dà alle sue opere titoli che sono frutto di ironici giochi linguistici, ‘ponendo così l’osservatore – si legge nella presentazione della mostra – di fronte allo spiazzante problema della corrispondenza del nome al soggetto.”
“Manovale della Pittura, che lavora nel Campo dell’Immaginario” si definisce Ugo Antonio Levita, che nasce ad Acerra nella provincia napoletana nel 1958, e frequenta gli studi artistici prima a Napoli, in seguito a Firenze. Si interessa ben presto all’arte fantastica e alla figurazione, cui si avvicina dopo essere rimasto affascinato dalle opere e dai testi surrealisti. Promuove negli anni ottanta, a Napoli, del gruppo ‘Ascendente & Discendente’, nel quale vari artisti si incontrano per proporre un nuovo tributo al mondo dell’immaginario. Successivamente elabora una sua poetica che, passando per la ricerca surrealista, si muove in modo trasversale e autonomo all’interno delle culture e del tempo, acquisendo la consapevolezza del dinamismo e della complessità storica. Dopo il 2000 si trasferisce in Umbria in una ex casa colonica nei dintorni di Todi, a Canonica, dove ha realizzato il suo studio e uno spazio espositivo permanente.
Maria Vittoria Grotteschi