di Donatella Binaglia
Arriva al Morlacchi di Perugia “Sogno di una notte di Mezza estate” di William Shakespeare, in un adattamento di Massimiliano Bruno, che ne firma anche la regia.
La storia narra di Teseo ed Ippolita che devono convolare a nozze, ma anche di Ermia che non vuole sposare Demetrio, nonostante il padre la spinga a questa unione. Ermia però ama Lisandro, che ricambia i suoi sentimenti. Ermia, rifiutando Demetrio, rischia di essere condannata a morte o rinchiusa in un convento, così i due innamorati decidono di scappare dalla città la sera stessa, attraversando il bosco, per potersi sposare una volta lontani. Ermia confida i suoi progetti all’amica Elena (innamorata di Demetrio), la quale confida tutto a Demetrio, convinta che questi le sarà grato e magari ricambierà il suo amore.
Il bosco sarà il vero protagonista della storia: lì, grazie alle magie di un folletto, sia Demetrio che Lisandro si innamoreranno di Elena, con somma sorpresa e rabbia di Ermia, abituata ad avere le attenzioni del suo giovane innamorato tutte per sé. In questa confusione di ruoli e sentimenti, nell’inesorabile, affannoso movimento dell’uomo verso l’amore, si sprigiona tutta la genialità del poeta e della rivisitazione del regista Bruno, che ambienta le scene in un’atmosfera circense, tra fantasia e realtà.
Divertente e unica è la strampalata compagnia degli artigiani, composta da Maurizio Lops, Rosario Petix, Stefano Fresi, Dario Tacconelli e Zep Ragone, loro sono la nota teatrale per eccellenza: battute veloci, sonorità fatte di ricerca della rima che spesso andrebbero riascoltate due volte per riuscire a carpire ogni sfaccettatura. “Se non vi siam piaciuti… pensate di averci veduto in sogno, perché il pazzo riesce a fare tutto con la fantasia”.
Tra realtà e magia, tra verità e sogno lo spettacolo scorre veloce senza sconvolgere più di tanto l’intento shakespeariano.