Spadolini, esce l’ultimo volume degli scritti giornalistici

giovanni spadolini

Quattromila sessantaquattro articoli apparsi sui maggiori quotidiani, settimanali e quindicinali italiani dal 1948 al 1994: si completa, con l’uscita del settimo volume, la raccolta degli “Scritti giornalistici di Giovanni Spadolini”, l’ambizioso progetto editoriale intrapreso nel 2004 dall’editore Polistampa in collaborazione con la Fondazione Giovanni Spadolini Nuova Antologia diretta dal professor Cosimo Ceccuti.

L’ultimo volume, intitolato “La Voce Repubblicana. 1981-1987” (pagine 680, euro 60), con prefazione dello stesso Ceccuti, presentazione di Giuseppe Morbidelli e introduzione di Stefano Folli, racchiude gli interventi sul quotidiano del Partito repubblicano italiano firmati è dedicata in questi giorni una mostra allestita nella sede dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze aperta fino al 29 febbraio.

Divenuto segretario del partito nel 1979, a pochi mesi dalla scomparsa di Ugo La Malfa, Spadolini s’impegnò da subito per la rinascita della “Voce Repubblicana”, precedentemente interrotta per motivi economici. La ripresa avviene nel 1981, quando Spadolini è alla guida del governo (giugno 1981 – novembre 1982), primo presidente del Consiglio non democristiano nella storia della Repubblica. Resterà direttore politico della “Voce” fino al 1987, quando diventa presidente del Senato, ruolo istituzionale che lo allontana dalla segreteria del Partito.

Nei suoi contributi, che spaziano dalla cronaca agli affari politici nazionali e internazionali, il rigore delle argomentazioni e la chiarezza dei concetti si accompagnano come di consueto a grande forza espressiva e capacità di analisi. “Il giornale”, scrive Stefano Folli, che ha condiviso per intero con Spadolini l’esperienza della “Voce”, “non si limitava a entrare con Spadolini nelle discussioni culturali e nelle polemiche politiche, dove il leader repubblicano metteva in campo tutta la sua autorità personale. Spesso suscitava esso stesso temi e occasioni di approfondimento, talvolta imponendoli a livello nazionale. Un giornale politico a tutto tondo, non solo un giornale di partito”.

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