Rugosa, aspra e ghiacciata. Così i ricercatori che lavorano con la sonda Cassini di Nasa/Esa/Asi hanno descritto la luna di Saturno Dione, chiamata anche Saturno IV.
La sonda, – scrive Media Inaf, il notiziario online dell’Istituto nazionale di Astrofisica – lanciata nel 1997 (ed entrata in orbita attorno a Saturno il primo luglio 2004), ha effettuato il suo penultimo flyby attorno al satellite naturale del sesto pianeta del Sistema solare alle 22.12 (ora italiana) di martedì 16 giugno, volando a una distanza massima dalla superficie di soli 516 chilometri.
Le prime immagini sono arrivate pochi giorni dopo il passaggio ravvicinato. Tra quelle pubblicate su Media Inaf, una – scattata dalla narrow-angle camera (montata a bordo della sonda) dalla distanza di 77mila chilometri – offre una vista particolare sulla luna ghiacciata e sugli anelli che circondano Saturno. Un’altra foto – scattata dalla wide-angle camera sempre a 77mila chilometri di distanza – mostra in tandem Saturno, la luna Dione e anche (in alto a destra) la luna Encelado.
Il 17 agosto la sonda Nasa/Esa/Asi passerà nuovamente attorno a Dione, a una distanza di 474 chilometri (l’incontro più vicino con la luna ghiacciata risale al dicembre 2011 quando la sonda si avvicinò fino a ben 100 chilometri dalla superficie). A ottobre Cassini volerà ancora due volte attorno alla luna Encelado per studiarne i potenti getti di ghiaccio, avvicinandosi fino a 48 chilometri nel passaggio finale. Cassini partirà dal piano equatoriale di Saturno (da dove le lune sono più visibili) a fine 2015 per iniziare un anno di preparazione tecnica al gran finale: gettarsi – letteralmente – tra gli anelli di Saturno per gli studi finali.
Credits: foto wanderingspace.net