Spazio: con Vega raggiunti risultati straordinari

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Il presidente Asi Battiston: “Con Vega l’Italia può vantare una filiera completa”

 

L’Italia può vantare oggi una filiera completa: dal lanciatore, al satellite, fino all’analisi dei dati. Non sono molti i paesi che dispongono di queste condizioni. Si stanno aprendo scenari interessanti e ricchi di opportunità ” e “il fatto che Vega lancerà i primi due satelliti di Google” ne “è un esempio lampante”. Lo ha affermato il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, a margine di un incontro-workshop di ampio respiro sul programma del lanciatore Vega (Vettore Europeo Generazione Avanzata), progetto nato in Italia e in seguito fatto proprio dall’Agenzia Spaziale Europea.

Il meeting è stato ospitato per la seconda volta nella nuova sede romana dell’Asi, e arriva dopo la forte affermazione strategica di Vega all’ultima Ministeriale Esa: “Una delle ragioni per cui siamo qui oggi – ha detto Battiston – è celebrare gli obbiettivi straordinari che sono stati raggiunti. Grazie al lavoro di molti di voi e alcuni di noi, Vega è infatti diventato centrale all’ultima Ministeriale per le strategie di accesso allo Spazio dell’Esa”.

Lo scorso anno sono stati firmati contratti relativi al programma per 10 lanci, del valore di circa 260 milioni di euro, e la prospettiva è quella di firmare contratti analoghi ogni 3-4 anni. “Abbiamo richieste – ha sottolineato soddisfatto il presidente Asi – che vanno orientandosi sui 4 lanci all’anno, ben oltre la sostenibilità finanziaria del programma per la quale bastano 2,5 lanci all`anno”.

Lo sviluppo di Vega-C, col motore P-120 – spiega l’Agenzia spaziale italiana – dovrebbe portare a regime (dal 2020 circa) alla produzione di 36 motori l’anno, per un valore complessivo di varie centinaia di milioni di euro. Un quadro economico su cui Battiston ha particolarmente insistito, sottolineando – tra le altre cose – il ruolo delle due facilities dello spazioporto Esa di Kourou: Regulus e Europropulsion. La prima (partecipata al 40% da Avio e per il resto da Eracles-Safran) impiega tra le 70 e le 100 risorse, a seconda dei carichi; la seconda (al 50% di Avio e Asl) ha circa 40 unità di personale: 110-140 professionalità di primissimo livello, per metà italiane.

E’ stato “perfettamente centrato il duplice obbiettivo della giornata”, ha spiegato il responsabile dell’Unità lanciatori di Asi, Arturo de Lillis: “Condividere nel modo più ampio e sistemico possibile l’intera esperienza dello sviluppo e dell’avvio della fase di exploitation di Vega e, in secondo luogo, sensibilizzare tutti i soggetti coinvolti, consolidandoli come comunitàcapace di meglio analizzare e superare i nodi problematici fin qui emersi”.

 

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