E’ stato proiettato in anteprima lo scorso 30 dicembre al Nuovo Teatro Gian Carlo Menotti, dopo la presentazione avvenuta nell’ottobre 2017 al Festival del Cinema di Roma, il film documentario Il mondo in scena Spoleto, 60 anni di festival.
Il lungometraggio, diretto da Benoît Jacquot e Gérald Caillat da un’idea di Giorgio Ferrara, è stato presentato dallo stesso Ferrara, che ha voluto ricordare e commemorare la figura del Sindaco Fabrizio Cardarelli, recentemente scomparso. Una presenza costante nella vita della città e del Festival, con la quale Ferrara ha affrontato le grandi sfide sempre in estrema sintonia.
La commozione ha lasciato poi spazio alla proiezione del film, una cavalcata attraverso 60 anni di spettacoli, glamour, eccezionali interpreti e stelle internazionali di tutte le arti, dal balletto, come Baryšnikov e Nureyev, alla musica, quali, uno fra tutti, il direttore d’orchestra Thomas Schippers, le cui ceneri sono costudite proprio in piazza Duomo.
Dalle immagini di una Spoleto rurale, ignara della sua bellezza, scelta dal Maestro Menotti proprio per le sue potenzialità inespresse, alla dicotomia tra Festival e tessuto sociale, che, negli anni, soprattutto sotto la direzione tecnica di Giorgio Ferrara si è andata via via riducendo, abbandonando intenzionalmente l’immagine di un festival di élite per scendere fra la gente comune, pur mantenendo intatto il prestigio e la qualità assoluta del nutrito programma offerto ad ogni edizione.
Sessanta anni di festival sono sicuramente un traguardo di tutto rispetto, non sono molte le kermesse che possono vantare tale longevità, ma rimandiamo i festeggiamenti al centesimo anno, come ha scherzosamente affermato Giorgio Ferrara nel film, sicuri che il Festival di Spoleto saprà ancora stupire, ammaliare e coinvolgere vecchie e nuove generazioni ancora per molto, molto tempo.
Giulio Pocecco