Un artista d’eccezione a inaugurare la sesta edizione di Suoni Controvento, festival itinerante di arti performative che in questo 2022 coinvolgerà ben 21 comuni umbri, promosso da Aucma con il sostegno della Regione Umbria, della Fondazione Perugia, della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e di Sviluppumbria, che dopo due anteprime, si aprirà il prossimo 16 luglio nella piazza Superiore della Basilica di San Francesco di Assisi con le note di Mario Brunello. Accompagnato dalle prime luci dell’alba, alle 6.30, il maestro si cimenterà in Capricci, ciaccone, passacaglie di autori vari del ‘600, musiche di J.S. Bach Suite per violoncello n. 1 & n. 2. Concerto a ingresso libero realizzato in collaborazione con il Comune della Città di Assisi e la Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco in Assisi.
Mario Brunello è uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Čaikovskij a Mosca nel 1986.
Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Seiji Ozawa, Riccardo Chailly e Claudio Abbado. Nell’arco della sua lunga carriera, Mario Brunello si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo, tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune.
Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento, molto usato in epoca Barocca, è costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo quindi la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei.
L’integrale delle Sonate e Partite di JS Bach al violoncello piccolo è stata la prima rivelatoria incisione discografica di Mario Brunello per ARCANA, nel 2019, ed ha ricevuto il plauso della critica nazionale ed internazionale. Diverse esecuzioni del ciclo completo dei capolavori bachiani sono in programma nelle prossime stagioni in Italia e in Europa. Un secondo album, intitolato “Sonar in Ottava” e pubblicato nel marzo 2020, è stato accolto con unanime entusiasmo da pubblico e critica (Best Concert Recording del 2020 da BBC Music Magazine). In questa incisione Mario Brunello e Giuliano Carmignola, rivisitano Doppi Concerti di Bach e Vivaldi con una nuova sonorità per violino e violoncello piccolo. Le potenzialità del violoncello piccolo vengono esplorate appieno nel terzo disco pubblicato a novembre 2020 e dedicato a Giuseppe Tartini per il 250esimo anniversario dalla sua morte. L’album, premiato con il Diapason d’Or, comprende Sonate e Concerti di Vandini, Meneghini e Tartini con l’Accademia dell’Annunciata.
L’ultima uscita discografia è del settembre 2021 con le “Sei Suonate a cembalo certato e violino solo” di JS Bach. Questo album è il secondo volume della Trilogia “Brunello Bach Series” per Arcana/Outhere; il progetto discografico si concluderà nel 2022 con l’ultimo disco ‘Bach Transcriptions’, ingegnoso programma dedicato ai Concerti, dove Mario Brunello sarà nuovamente affiancato dall’Accademia dell’Annunciata. Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: “The Protecting Veil” di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e “Searching for Ludwig” (novembre 2020) – tributo a Beethoven, che vede due quartetti di Beethoven nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima.
Mario Brunello è il direttore artistico dei festival Arte Sella e Suoni delle Dolomiti. A ottobre 2020 è stato nominato direttore artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda.
Colazione con vista – In occasione del concerto di Mario Brunello, il bar San Francesco, con terrazza con vista sulla Basilica, sarà eccezionalmente aperto a partire dalle 5.30.