E’ Presentata lo scorso 21 ottobre la 42°edizione della Mostra Mercato del Tartufo Bianco di Città di Castello, appuntamento annuale con la prelibata trifola dell’Alto Tevere Umbro e con i prodotti di eccellenza agroalimentari ed enogastronomici del territorio.
Alla presenza dell’Assessore Regionale Paola Agabiti, del Sindaco di Città di Castello Luca Secondi e dell’Assessore Comunale Letizia Guerri, è stato presentato il programma della manifestazione, organizzata dall’Associazione Mostra del Tartufo, dal Comune di Città di Castello con il sostegno del Gal Alta Umbria e che si snoderà per le vie e le piazze del centro storico a partire dalle ore 17.30 del 29 ottobre, quando avverrà il taglio ufficiale del nastro.
“Una conferenza stampa che è stata organizzata all’interno di un’abitazione del centro storico – “A Casa di Giuliana”- come affermato dal Sindaco Luca Secondi e dall’Ass. Letizia Guerri – per enfatizzare la partecipazione di tutto il territorio di Città di Castello a questa manifestazione.”
“Il tartufo è identità di questo territorio, è cultura, tradizione ed economia. – continuano il sindaco Secondi e l’Ass. Guerri – La Mostra Nazionale del Tartufo Bianco torna e nell’anno del prestigioso riconoscimento Unesco della “cerca e cavatura patrimonio immateriale dell’Umanità” che ha visto la nostra città in prima fila a fianco delle “Città del Tartufo” nel percorso di candidatura e riconoscimento e si presenta ai visitatori con il patrimonio agroalimentare e capitale umano che danno valore a questo territorio. Quattro giorni di programmazione fra approfondimento, degustazioni, grandi chef e prodotti agro alimentari per un’offerta rivolta a tutti, a partire dai più piccini”.
Nella città del tartufo bianco con numeri da primato, un fine settimana all’insegna del gusto e della valorizzazione dei prodotti locali, che vede il coinvolgimento di aziende, produttori ed enti formativi riuniti insieme per raccontare il tessuto agroalimentare ed enogastronomico di questo territorio.
Una manifestazione che punta non solo a far conoscere il pregiato tubero in tutte le sue sfaccettature nell’anno in cui la “cerca e cavatura del tartufo” sono diventati patrimonio immateriale dell’umanità Unesco ma che coinvolge direttamente tutto il tessuto sociale, produttivo e agricolo, con lo scopo di promuovere a 360 gradi le bellezze e le tipicità locali, grazie agli attori dell’enogastronomia dell’Alto Tevere. La Mostra Mercato Nazionale del Tartufo Bianco di Città di Castello oltre ad essere uno degli appuntamenti più importanti tra gli eventi italiani dedicati al tartufo, è anche l’occasione per entrare in contatto con la cultura del luogo, con i suoi piatti tradizionali, con la tradizione rurale e produttiva, in un contesto di grande valore paesaggistico .
“Il tartufo bianco, come altre eccellenze, è un volano per promuovere l’identità dei nostri borghi, dei nostri territori, del nostro tessuto sociale e culturale – ha affermato l’Ass. Regionale Paola Agabiti – per questo motivo le manifestazioni come la Mostra Mercato del Tartufo di Città di Castello, vanno supportate e sostenute ed è importantissimo il processo di aggressione sociale che esse favoriscono all’interno delle comunità”
Della presenza del tartufo nei boschi e della quotazione sui mercati ha parlato Andrea Cecchini, amministratore di Tartufi Jimmy, che ha dato conto di “una partenza molto difficile della stagione per via della siccità e delle alte temperature estive”. “Proprio negli ultimi giorni però – ha spiegato – assistiamo a una fase di ripresa grazie alle piogge e questo ci lascia presagire un novembre più ricco di soddisfazioni per i cercatori”. Per quanto riguarda la commercializzazione, Cecchini ha fissato il prezzo di mercato per il tartufo bianco nella fascia 2.000-4.500 euro al chilogrammo e quello del tartufo nero tra i 500 e i 700 euro al chilogrammo.
L’obiettivo di “valorizzare le peculiarità dei nostri territori, che hanno nel tartufo il più pregiato dei prodotti” è stato indicato da Matteo Bartolini, consigliere del Gal Alta Umbria, che ha evidenziato “il contributo per l’organizzazione di ‘Degustibus’, l’evento che unirà la carne di vitellone al tubero bianco e nero dell’Alta Valle del Tevere come momento di promozione delle eccellenze dell’agricoltura e dell’allevamento del comprensorio”.