L’intelligenza “naturale” del tartufo. Al via una associazione per promuovere il tartufo bianco pregiato di Città di Castello e il Salone Nazionale punto di riferimento del comparto agro-alimentare e turistico da oltre 40 anni.
Sulla base delle tante esperienze maturate in 43 edizioni, dopo l’approvazione dello statuto da parte del consiglio comunale, si è costituita, l’Associazione Ente Fiera Salone Nazionale Tartufo Bianco Pregiato di Città di Castello. I soci fondatori sono, il Comune di Città di Castello, L’istituto di istruzione superiore “Patrizi-Baldelli-Cavallotti”, Scuola di Arti e Mestieri “G.O. Bufalini” e Consorzio Pro-Centro. A presiedere il comitato direttivo è stato chiamato, Lazzaro Bogliari, amministratore pubblico di lungo corso di provata esperienza, già sindaco di Bastia Umbra e Presidente di Umbriafiere Spa, da sempre con un forte legame con il territorio tifernate. Bogliari sarà affiancato dai consiglieri, Giorgia Caroscioli, Elena Radici, Arianna Rossi, Luca Zara. In cabina di regia con mansioni operative-gestionali di direttore, Andrea Castellani, noto manager di eventi di grande successo come Only Wine, Caccia Village e tanti altri.
La presentazione ufficiale della nuova associazione e dell’organigramma completo nel corso di una conferenza stampa alla presenza del sindaco, Luca Secondi, dell’assessore al Commercio e Turismo, Letizia Guerri ed una rappresentanza di operatori commerciali della filiera agro-alimentare e turistica, delle associazioni di categoria, delle società rionali e pro loco e dei vertici dell’associazione tartufai altotevere con il loro presidente, Andrea Canuti. “L’associazione che presentiamo oggi – hanno dichiarato il sindaco Secondi e assessore Guerri – è una associazione che nasce dalla consapevolezza di quanto il bianco pregiato e il tartufo rappresentano per questo territorio: un valore sociale culturale ed economico. Un fattore identitario per un’intera città che ci regala un posizionamento importante a livello nazionale. Da questa consapevolezza, da questa visione, ma anche da una forte volontà di partecipazione che ha caratterizzato il percorso di nascita di questa associazione e che caratterizzerà il lavoro di soci fondatori e consiglio direttivo nasce l’ente fiera Associazione salone nazionale bianco pregiato di città di castello. La consapevolezza del nostro valore – hanno proseguito – l’esigenza di mettere competenze, professionalità al servizio di un’intera comunità, per una progettualità che si manifesti nei giorni che hanno sempre caratterizzato la fiera del tartufo a città di castello (dallo scorso anno salone nazionale) ma che caratterizzi tutto l’anno un patrimonio, quello che viene sintetizzato nel Salone Bianco Pregiato, che è un valore importante per questa terra, un valore unico, culturale ed economico: elementi su cui abbiamo il compito preciso di continuare ad investire nel segno della consapevolezza della visione e della partecipazione”. Per il neo presidente del comitato direttivo dell’associazione, Lazzaro Bogliari, “inizia una nuova esperienza per la valorizzazione del salone del tartufo bianco pregiato: “ora che si parla tanto di intelligenza artificiale, noi vogliamo lanciare uno slogan più concreto, quello dell’intelligenza naturale propria della filiera del tartufo, dai cavatori con i loro splendidi cani, ai produttori, commercianti, operatori turistici e gastronomici. Un mondo vero che tutti ci invidiano”. “Città di Castello è una città in cui il tartufo è sinonimo di cultura, economia e tradizione. E’ un elemento identitario nel perimetro di una città dove l’arte è in ogni angolo, un’area ricca di storia e monumenti con una cultura secolare in un ambiente accompagnato da una vitale realtà socio-economica. Una città unica che si distingue per questo nel panorama regionale e nazionale. La nuova associazione – ha sottolineato Bogliari – nasce con uno statuto frutto di un percorso che ha coinvolto l’amministrazione comunale, in un ruolo che rimane strategico, e i soci, punto di riferimento della città. Lo scopo e l’attività sono ben definiti: valorizzare attraverso competenze, programmazione, l’organizzazione del salone nazionale e un attenta strategia di comunicazione: Città di Castello come città del Bianco Pregiato con la finalità di contribuire allo sviluppo economico, turistico, socio culturale del territorio. Dopo le passate edizioni e in particolare la positiva esperienza del 2023 – ha concluso Bogliari – sarà necessario continuare ad utilizzare le esperienze delle tante edizioni, con l’obiettivo di rafforzare i risultati raggiunti ed apportare quelle novità possibili ed utili per ampliare l’offerta di un evento di valore nazionale. Bisognerà creare una fucina di idee attraverso il coinvolgimento di portatori di interessi di varia natura (sociale, culturale, economica), come il coinvolgimento di enti, strutture e istituzioni sovracomunali il cui obiettivo è la promozione di quelle eccellenze che incidono sulla valorizzazione della regione Umbria”. “Stiamo già pensando ad un possibile gemellaggio del “gusto” con realtà importanti a livello mondiale come Alba che hanno nel tartufo bianco, come noi, il motore trainante di un intero settore che promuove il territorio, le nostre regioni e l’Italia. Citta’ di Castello e Alba unite dalla stessa passione e orgoglio di rappresentare un prodotto che è la punta di diamante del made in italy, un percorso possibile da intraprendere”.