Il pilota perugino disabile Gianluca Tassi è il primo italiano nella classifica assoluta delle quattro ruote e si conferma uno dei protagonisti dell’Africa Eco Race.
Dopo le prime cinque tappe Gianluca Tassi ed il suo navigatore Angelo Montico sono 22esimi nella classifica assoluta e noni nella categoria SSV dell’Africa Eco Race, con all’attivo 27h 16’35” di gara e con 7h 49’23” di distacco dai primi in graduatoria, i belgi Igor Bouwens, Ulrich Boerboom e Frits Driesmans.
Un risultato di tutto rispetto per l’ex campione di motorally con alle spalle ben sedici titoli italiani ed uno europeo. Gianluca, infatti, rispetto gli altri partecipanti alla gara incontra maggiori difficoltà nel fare tutto essendo paraplegico, ma l’obiettivo della sua partecipazione è proprio questo: dimostrare a tutti che “la volontà non ha limiti”.
La corsa riparte oggi da Dakhla, città situata nell’estremo sud del Marocco, alla volta della Mauritania, dove si svolgeranno le prossime sei tappe del rally. Qui si aprirà un nuovo capitolo della competizione. “Cambia la tipologia del terreno, – commenta Gianluca Tassi – sarà sabbioso e con moltissime dune. Ci aspettano le tappe più impegnative. La Mauritania è la parte più difficile. Dovremo gareggiare tenendo velocità non troppo alte e ci troveremo, allo stesso tempo, davanti delle dune molto importanti. Sicuramente – conclude Tassi – ci aspetta la parte più dura del percorso”. Sei sono le tappe previste in Mauritania mentre il rally si chiuderà in Senegal, dove è in programma l’ultima prova con arrivo a Dakar, sul lago rosa.
Gianluca, che gareggia con il numero 274, sta partecipando alla gara a bordo di una Yamaha YXZ 1000RR (un performante quad Syde by Syde 4×4 biposto, appositamente adattato alla guida con comandi manuali e completamente aperto). E’ accompagnato dal navigatore Angelo Montico, dal team manager perugino Alessandro Brufola Casotto, dal meccanico David Giovannetti e dal team Quaddy supporter di Yamaha.
Gianluca, presidente del Comitato italiano paralimpico Umbria, non è nuovo a queste esperienze. Dopo il suo incidente, avvenuto nel 2003 e nel quale ha perso l’uso degli arti inferiori, non potendo più salire sulle due ruote, ha deciso di passare a guidare le quattro partecipando a vari rally tra cui l’edizione 2017 della Dakar, la gara off road più difficile al mondo.