Il Teatro Stabile dell’Umbria dopo la chiusura dei teatri si è chiesto come dar voce al linguaggio della poesia e dell’arte in un momento dove tutti i canali mediatici sarebbero stati occupati dalla comunicazione politica, sanitaria, sociologica ed economica.
Ha sentito la necessità di aprire uno spazio semplice di grazia e bellezza, proponendo i versi del poeta perugino Sandro Penna con l’iniziativa Come è forte il rumore dell’alba!.
Oggi il Teatro Stabile dell’Umbria prova a rispondere ad alcune domande con la consapevolezza che l’offerta culturale nella sua diversità deve fare parte integrante della ripresa.
Come mantenere un contatto diretto con il pubblico?
Come salvaguardare il lavoro di artisti e tecnici?
“Le complessità sono tante – dice il direttore Nino Marino – e l’umanità si trova oggi ad affrontare un evento inedito e inatteso di fronte al quale tutti ci sentiamo impreparati. Il teatro per natura è relazione immediata e irripetibile tra l’attore e lo spettatore, relazione che credo non possa essere risolta permettendo l’accesso al pubblico a spettacoli registrati attraverso media e canali web. Ma la creatività è parte integrante di ogni forma d’arte e il TSU si sta dunque impegnando nel cercare soluzioni e sperimentare strade nuove per proseguire la sua mission di istituzione culturale.”
Dallo scambio con il drammaturgo, regista e attore Wajdi Mouawad, direttore del Théâtre National de la Colline di Parigi, uno dei teatri più importanti della scena francese dedicato alla scrittura contemporanea, nasce Au creux de l’oreille, in italiano Te lo dico all’orecchio. Un progetto di teatro al telefono, sperimentato con grande successo oltre che in Francia, anche in Belgio e Canada, che vedrà gli artisti del Teatro Stabile dell’Umbria, chiamare, su prenotazione, gli spettatori per leggergli poesie, teatro, letteratura.
Gli attori, a partire da mercoledì 13 maggio, proporranno veri e propri incontri artistici e umani, dal mercoledì alla domenica, dalle 18 alle 20. Per essere chiamati al telefono da uno dei venti artisti ci si potrà prenotare presso il sito del Teatro Stabile dell’Umbria, scegliendo la data e l’ora desiderate.
“La collaborazione con il Teatro de la Colline nasce – spiega Nino Marino – dall’ascolto del Journal de confinement di Wajdi Mouawad, un diario giornaliero di 15 minuti registrato e condiviso sul sito del teatro, che mi è stato suggerito dalla coreografa Raffaella Giordano, una parola da uomo confinato a uomo confinato, tra riflessioni personali e non, un grande contributo drammaturgico e poetico. Sono molto contento di annunciare che Wajdi Mouawad, dopo aver realizzato un video per lo Schaubühne di Berlino e uno per il Festival giapponese On the cloud, registrerà una delle pagine del suo diario, sottotitolata in italiano, espressamente per noi che verrà trasmessa prossimamente sui nostri canali social.”
Nello scorso mese di gennaio, da un idea di Liv Ferracchiati artista associato del Teatro Stabile dell’Umbria, in collaborazione con l’associazione Argo e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è nato Progetto Pubblico, un percorso di formazione che coinvolge persone di tutte le fasce di età dai 15 ai 90 anni, con l’obiettivo di favorire un avvicinamento del pubblico cittadino al teatro. Da questi laboratori di formazione teatrale, attualmente sospesi a causa delle misure che hanno portato l’interruzione della didattica, è nato Schegge. A tutti i partecipanti delle diverse classi è stato chiesto di rispondere ad alcune domande e d’inviare un piccolo video, un’occasione per continuare a condividere esperienze e raccogliere testimonianze su come gli abitanti del territorio stanno affrontando questo difficile momento. I video raccolti saranno montati insieme fino a costituire una tessitura di voci che ci restituirà schegge della nostra comunità in questo singolare presente.
A partire dalla prossima settimana potremo vedere tutti i contributi sulle pagine del sito del Teatro Stabile dell’Umbria dedicate a Progetto Pubblico.
“Aspettando di conoscere tempi e modalità di riapertura al pubblico – conclude il Direttore del TSU – le attività dei prossimi giorni saranno accompagnate dal lavoro per poter al più presto tornare in sala prove con attori, macchinisti, elettricisti, fonici per dare vita alle nostre produzioni, tenendo ben presente la frase di Shakespeare che il grande maestro Peter Brook, apparso di recente sul web, ci ha voluto ricordare: “The readiness is all”. L’importante è essere pronti.”