L’ospedale di Terni entra nel futuro grazie all’utilizzo della rete 5G di TIM, una tecnologia di connettività ultraveloce che apre nuovi scenari nella chirurgia e nella sanità. Il 28 novembre, infatti, in occasione del 30esimo congresso internazionale di chirurgia dell’apparato digerente, è stato eseguito all’ospedale di Terni, in diretta live, il primo teleconsulto immersivo 4K di chirurgia a distanza sulla rete 5G di TIM. Un primato europeo che ha visto a Roma il professor Giorgio Palazzini, uno dei massimi esperti di tecnologie applicate alla chirurgia, indossare un visore in Realtà Virtuale per essere “teletrasportato” all’interno di una delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria di Terni e interagire in tempo reale per un intervento laparoscopico di gastrectomia con le equipe chirurgiche coordinate dal professor Chang-Ming Huang dell’Università Fujian Medical di Fuzhon e dal professor Amilcare Parisi direttore della Chirurgia digestiva dell’ospedale di Terni.
L’intervento ultrainnovativo – per tecnica chirurgica (la navigation surgery sviluppata nell’ambito di uno studio di ricerca diretto dal prof. Parisi) e per tecnologia di connessione, resa disponibile da TIM – è stato seguito in modalità live multistreaming da oltre 30mila specialisti e chirurghi di tutto il mondo e da più di 2.500 medici, chirurghi e addetti al settore presenti presso l’auditorium Massimo di Roma, in occasione del 30esimo Congresso internazionale di chirurgia dell’apparato. Un intervento che peraltro rappresenta solo un esempio delle grandi potenzialità della neocostituita unità di chirurgia gastrica internazionale (International Gastric Cancer Unit), nata ieri (27 novembre) da un accordo formalizzato ieri dall’Azienda ospedaliera di Terni, dall’Università La Sapienza di Roma e dal Fujian Medical University Union Hospital cinese.
Dotata di una latenza estremamente ridotta, la nuova tecnologia di connettività 5G rende possibile “quello che – sottolinea il sindaco di Terni Leonardo Latini – solo pochi decenni fa sembrava fantascienza e che oggi porta la città proiettata verso l’innovazione”. “La realtà immersiva 5G – spiega il professor Amilcare Parisi – apre scenari rivoluzionari in cui sarà possibile fare teleconsulti ad alta definizione, e chirurgia di massima precisione anche a distanza, per esempio in luoghi lontani e disagiati e non tempestivamente raggiungibili, colpiti da conflitti o da disastri naturali come terremoti”. I complimenti alle equipe in sala operatoria, al prof. Amilcare Parisi, al prof. Chang-Ming Huang e al prof. Giorgio Palazzini arrivano anche dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni Andrea Casciari che sottolinea come “grazie all’innovazione tecnologica e alla collaborazione internazionale, l’Azienda ospedaliera di Terni è divenuta un centro di riferimento per lo sviluppo di un polo oncologico e chirurgico di eccellenza”.
In particolare, si legge in una nota di TIM, grazie a tre telecamere, di cui una speciale a 360° ad altissima definizione, installate nella sala operatoria dell’ospedale di Terni e trasmesse in simultanea, il professor Giorgio Palazzini ha partecipato in diretta all’operazione potendo zoomare e selezionare i dettagli di interesse oltre ad osservare, sempre in un’unica vista, la ripresa dell’organo interno del paziente, grazie alla telecamera laparoscopica anch’essa connessa alla rete. Grazie all’altissima qualità della video comunicazione in 4K e all’immediatezza della realtà immersiva – garantite dalla bassa latenza del 5G Tim – il professor Palazzini ha potuto accedere alle informazioni diagnostiche in tempo reale e commentare, seguire l’operazione come se facesse parte dell’equipe a Terni”.
“Questo è solo l’inizio di una nuova era oltre che di teledidattica in tutte le branche mediche – sostiene Giorgio Palazzini, professore della III Clinica chirurgica Sapienza Università di Roma, che da circa trent’anni si interessa di telemedicina – Ma il suo futuro prossimo sarà la chirurgia da remoto grazie ai robot e al 5G con tempi di latenza praticamente nulli. Il che vuol dire operare pazienti ricoverati in qualsiasi ospedale dotato di connettività 5G e robot. Scambiarsi informazioni in tempo reale su esami diagnostici come TAC e Risonanze con alto volume di dati”.